esponenti Ue propongono aumento spesa difesa”
La sfida lanciata dal presidente Usa, Donald Trump, sulla spesa per la difesa in ambito Nato e l’incertezza sui futuri assetti geopolitici provocano una reazione a livello europeo. Almeno a parole.
«In tempi turbolenti, dobbiamo restare uniti. Abbiamo più che abbastanza forza per sconfiggere i Paesi che ci combattono», dice l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, alla conferenza annuale dell’Agenzia europea per la difesa. Ma se il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ribadisce che «per adesso il nostro obiettivo è il 2%, quello fissato ufficialmente dalla Nato. La prossima riunione della Nato sarà a fine giugno, vedremo se fisseranno un altro obiettivo. Per ora è il 2», altri esponenti europei sembrano decisamente più aperti nei confronti del target del 5% del Pil.
La stessa Kallas dice che «il presidente Trump ha ragione a dire che non spendiamo abbastanza» per la difesa, «è tempo di investire: abbiamo bisogno di investimenti dai Paesi membri e dal settore privato. Ma anche dal bilancio comune Ue», con il quale «dobbiamo spendere più dell’1%. Dobbiamo inviare un messaggio che prendiamo sul serio il nostro impegno per la difesa europea», ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue. «L’anno scorso, i Paesi Ue hanno speso collettivamente una media dell’1,9% del Pil per la difesa. La Russia spende il 9%. Spendiamo miliardi per le nostre scuole, l’assistenza sanitaria e il welfare. Ma se non investiamo di più nella difesa, saremo tutti a rischio», ha evidenziato.
Tusk, incrementare spese per difesa
Sembra rispondere a Kaja Kallas il primo ministro polacco Donald Tusk: «Io non sono un militarista. L’Europa è uno spazio sul nostro pianeta dove nessuno vuole ripetere nessuna guerra. Abbiamo sofferto più di tutti delle terribili guerre in Europa ed è per questo motivo che capiamo così bene che per evitare questa tragica replica della storia, dobbiamo essere tutti forti, armati, determinati, forti di spirito, ma anche forti grazie alle nostre capacità di difesa e quindi non trascurate questa sfida del 5%» del Pil per la spesa militare. Tusk lo ha detto illustrando le priorità della presidenza di turno alla plenaria a Strasburgo. «Dobbiamo pensare in modo flessibile, creativo perché è proprio oggi che dobbiamo incrementare in modo radicale la spesa per la difesa», ha aggiunto.
Kubilius: da Lituania 5-6% Pil in difesa
«La Lituania destinerà nei prossimi anni il 5-6% del Pil in difesa. Io sono lituano e sarò dunque di parte ma credo sia quello di cui abbiamo bisogno: la Russia spende il 9% del Pil», detto Andrius Kubilius, commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, precisando che l’aspetto finanziario «non può ridurre» l’impegno sulla difesa per l’Europa.
Fonte: Il Sole 24 Ore