“Estranei”, un film emozionante e imperdibile
È davvero un momento straordinario per il grande cinema nelle sale italiane: dopo il bellissimo “Past Lives” e il potentissimo “La zona d’interesse”, usciti nelle scorse settimane, anche questo weekend arriva in cartellone una novità semplicemente imperdibile. Si tratta di “Estranei”, nuovo lungometraggio del regista britannico Andrew Haigh con protagonista Andrew Scott.
L’attore irlandese interpreta Adam, uno sceneggiatore che, durante una notte come tante, fa la conoscenza di Harry, un suo vicino di casa.Mentre si iniziano a frequentare, Adam decide di affrontare i fantasmi del suo passato, tornando nella sua casa d’infanzia, dove non era più stato da oltre trent’anni, ovvero dal momento in cui morirono improvvisamente i suoi genitori.Arrivato sul luogo, Adam farà una scoperta sconcertante, capace di collegare il suo presente con il suo passato.
Prendendo spunto dall’omonimo romanzo di Taichi Yamada del 1987, Andrew Haigh scrive e dirige una pellicola di stordente bellezza, in cui tratta con una sensibilità disarmante una relazione tra due uomini e in cui si percepisce tutto il carico personale che ha messo nel raccontare i suoi personaggi.Il tema di un incontro improvviso e occasionale tra due possibili amanti era già alla base di “Weekend”, suo film cult del 2011, incisivo ma privo della forza drammaturgica di questa nuova pellicola.Ancora più del toccante rapporto tra i due ragazzi, il film si concentra però sulla relazione interrotta tra il protagonista e i suoi genitori, fantasmi con cui confrontarsi e a cui rivelare tutte le sue fragilità emotive.
Un viaggio dentro di noi
“Estranei” è un viaggio interiore che il personaggio principale compie nel suo inconscio e tra i suoi traumi più reconditi, ma il film è così coinvolgente che anche tutti noi spettatori siamo con lui a ripercorrere episodi della nostra esistenza, siano essi simili oppure del tutto diversi da quelli vissuti dal protagonista.Attraverso questa straordinaria capacità empatica, “Estranei” è tra le pellicole più emozionanti e commoventi degli ultimi anni, un vero e nuovo termine di paragone per tutti coloro che vorranno trattare tematiche simili in futuro.
Haigh aveva già dimostrato il suo talento con il bellissimo “45 anni”, ma qui si supera scrivendo dialoghi da pelle d’oca e girando ogni sequenza con un’eleganza davvero sopraffina.Ulteriore valore aggiunto di quest’opera magnetica è l’interpretazione di un cast in forma smagliante, che comprende – oltre al già citato Andrew Scott – Paul Mescal, Claire Foy e Jamie Bell.
Fonte: Il Sole 24 Ore