
Ethica wines, crescita in Usa anche nel 2025: obiettivo 145 milioni di fatturato
Nel 2024 ha registrato una crescita record del 40% del fatturato, arrivato a 121 milioni di dollari (116 milioni di euro) e per il prossimo anno l’obiettivo è raggiungere almeno i 150 milioni mantenendo una marginalità pressoché costante e comunque superiore al 10%. I piani di sviluppo di Ethica Wines – società di distribuzione specializzata in vini di pregio italiani che opera per il 90% negli Usa – non sembrano essere condizionati dai dazi annunciati da Trump.
«Vedremo come andrà a finire e certo i dazi per un importatore non sono una buona notizia – commenta il ceo Francesco Ganz – ma questi non sono l’unico fattore da tenere in considerazione. Occorrerà vedere se caleranno le tasse interne, se aumenterà la capacità di acquisto o se il dollaro si deprezzerà o meno. Pur con consumi in calo, gli Usa restano il mercato più importante al mondo, in cui ci sono senza dubbio ancora spazi di crescita. A patto, ed è il nostro caso, di essere ben strutturati e dinamici rispetto ai trend di consumo. Siamo quindi fiduciosi di poter confermare il ritmo di crescita che continua dal 2016, quando siamo partiti dalle ceneri di un’altra società fatturando 12 milioni. Continueremo a puntare sulla qualità senza compromessi e sull’italianità».
L’obiettivo è quello di creare valore per i prodotti e per il mercato puntando sulle radici italiane: «Non dimentichiamo — contina Ganz – che Ethica Wines ha una base importante in Italia anche dal punto di vista occupazionale, perché i nostri uffici di Trento oggi coordinano la logistica per tutto il mondo. Penso che questo sia uno degli elementi di forza di Ethica Wines: nel modo di fare business siamo percepiti come un’azienda americana, ma autentici e autorevoli perché italiani, e questo facilita molto la relazione con i clienti».
L’altra gamba dello sviluppo di Ethica wines è l’Asia, «che si va a sommare agli Usa» e non è quindi una strategia alternativa e difensiva rispetto una possibile frenata negli States. Sono stati infatti investiti 5 milioni di dollari nel progetto “Green Dragon” che prevede lo sviluppo di una società indipendente con sede operativa a Bangkok e interamente dedicata ai mercati Apac.
«Il presupposto non è una quello di puntare su una particolare crescita dei questi mercati – spiega Ganz – ma quello di garantire un approccio strutturato e coordinato, superando così i limiti storici della presenza italiane nell’area che è molto frammentata e disorganizzata rispetto ad esempio a quella dei vini francesi o australiani. E non partiamo comunque certo da zero, dato che siamo in Asia da otto anni».
Nel 2024 ci sono stati nuovi e significativi ingressi nel portfolio di Ethica Wines (Casanova di Neri, Mastroberardino, Cantine San Marzano, Pico Maccario e Canella Specialties) e altri contratti sono in via di perfezionamento.
«La crescita arriverà portando questi contratti a pieno regime – spiega Ganz – e grazie alla capacità di cogliere le nuove tendenze, ma senza scendere a compromessi sulla qualità. Nell’ultimo anno sono andati molto bene ad esempio i premiscelati a base di Prosecco di Canella».
Fonte: Il Sole 24 Ore