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Euro, in Italia il 20% delle banconote false ritirate nel 2024. Ecco il test-autenticità
Nel 2024, secondo i dati della Bce, sono state ritirate dalla circolazione circa 554mila banconote in euro false, un valore in aumento rispetto all’anno precedente (467mila, uno dei livelli più bassi mai registrati rispetto al totale dei biglietti in circolazione) ma comunque basso se confrontato a quanto accadeva nella fase successiva all’introduzione della moneta unica: il rapporto è infatti di 18 falsi per ogni milione di banconote autentiche in circolazione (nel 2003 era di 62, il picco nel 2009 con 64). Un quinto dei falsi è stato individuato in Italia: 121.111 banconote (21,9% del totale), come si legge nel report di Bankitalia. A livello globale oltre il 75% dei falsi è nei tagli da 20 e 50 euro, in Italia la percentuale sale all’87%.
Aumentano i falsi biglietti
Rispetto al 2023 si registra un incremento delle banconote false in Italia del 15,7% (erano 104.669), mentre rispetto al 2022, quando i biglietti ritirati sono stati 61.637, è quasi raddoppiato (+96,5%).
Lo scorso anno il valore complessivo del contente falso ritirato dalla circolazione è stato di oltre 2,2 milioni di euro (2.266.610). Le banconote più contraffatte sono da 20 euro (56.083 pezzi per un valore di 1.121.660 euro) e da 50 euro (49.190 pezzi per un valore di 2.459.500 euro). Seguono i tagli da 100 euro (7.255 banconote ritirate per un valore di 725.500 euro), da 5 euro (1.418 pezzi per un valore di 7.090 euro), da 200 euro (1.231 pezzi per un valore di 246.200 euro) e 500 euro (218 pezzi per un valore di 109.000 euro).
Cosa fare con una banconota sospetta
Una persona che abbia dei dubbi sulla legittimità di una banconota in suo possesso, spiega Via Nazionale, «non deve tentare di spenderla, perché tale comportamento costituirebbe un reato» ma deve «farla esaminare da addetti agli sportelli delle banche commerciali o degli uffici postali o delle filiali della Banca d’Italia.
Se la banconota è ritenuta falsa, viene ritirata dalla circolazione e trasmessa all’amministrazione centrale della Banca d’Italia dove il Centro nazionale di analisi delle banconote sospette di falsità (Nac) la esamina per accertarne la falsità. In caso di ritiro di una banconota sospetta di falsità, i soggetti obbligati al ritiro dalla circolazione redigono un verbale, una copia del quale viene rilasciata, a titolo di ricevuta, all’esibitore. Se il Nac della Banca d’Italia accerta la legittimità della banconota, l’esibitore viene rimborsato senza trattenuta. In caso contrario non è dovuto alcun rimborso.
Fonte: Il Sole 24 Ore