Euroflora torna a Genova con spazi triplicati nel 2025
«Non è mai successo di avere un’estensione così elevata. Parliamo di 84mila metri quadrati. Abbiamo a disposizione piazzale Kennedy, il Palasport, i due piani del padiglione Jean Nouvel, la parte esterna e addirittura i moli sull’acqua (l’area è quella del Salone nautico di Genova, ndr). È una cosa che non si è mai vista prima». A spiegare che Euroflora 2025, che si svolgerà nel capoluogo ligure dal 24 aprile al 4 maggio 2025, sarà l’edizione più grande di sempre della mostra internazionale di piante e fiori, è il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci. Il quale, in qualità di sindaco di Genova, aveva fortemente voluto le precedenti edizioni del 2018 (quella prima si era svolta ben sette anni prima) e del 2022.
Tredicesima edizione
La tredicesima edizione dell’esposizione, unico appuntamento italiano tra le floralies europee riconosciute da Aiph – International association of horticultural producers, torna – con spazi triplicati rispetto alle ultime due edizioni, svoltesi nei parchi di Nervi – dopo 14 anni nell’ex quartiere fieristico di Genova, oggi trasformato nel Waterfront di Levante, grazie al progetto di riqualificazione targato Renzo Piano.
Si tratta di un percorso nuovo, fronte mare, che parte dal nascente parco urbano (il piazzale Kennedy nominato da Bucci), entra nell’arena centrale del nuovo Palasport e prosegue negli spazi del Piazzale Mare e sul percorso espositivo galleggiante nella marina, per approdare sui due piani del padiglione Jean Nouvel.
Progetto dell’architetto Fraschini
Una varietà e un’ampiezza di spazi che, spiegano gli organizzatori, consente l’esposizione di ogni tipologia di piante e il ritorno di fiori recisi, composizioni floreali e bonsai, con quattro arene per incontri, spettacoli e laboratori, oltre a cinque sale per convegni, incontri tecnici e trattative. Il progetto della manifestazione è stato firmato dall’architetto Matteo Fraschini per Urges-Gruppo Valagussa.
Per quanto riguarda, più in generale, il settore florovivaistico, la produzione italiana (dati Istat riferiti al 2023) ammonta a 3,14 miliardi e rappresenta il 4,7% delle produzioni agricole italiane (era il 4,5% nel 2022). Le coltivazioni floricole ammontano a 1,46 miliardi di euro (in valore, il 2,2% delle produzioni agricole italiane). Le produzioni vivaistiche avrebbero confermato 1,67 miliardi di euro (in valore, il 2,5% delle coltivazioni agricole italiane).
Fonte: Il Sole 24 Ore