Europa digitale e indipendente? Nasce Seca un nuovo standard aperto per il cloud

Europa digitale e indipendente? Nasce Seca un nuovo standard aperto per il cloud

Seca sta per Sovereign European Cloud API ed è un nuovo standard aperto per la gestione dell’infrastruttura cloud promosso da Aruba, IONOS e Dynamo. L’iniziativa, presentata durante il Dynamo Cloud Business Forum di Milano, vuole porre le basi per una maggiore interoperabilità e sicurezza, spianando la strada alla creazione di EuroStack, un’infrastruttura cloud europea indipendente e conforme alle normative Ue. L’obiettivo – si legge in una nota – è garantire maggiore indipendenza, flessibilità e interoperabilità per aziende e istituzioni pubbliche europee, eliminando i vincoli di fornitore (vendor lock-in) e rafforzando il controllo sui dati. Il nuovo standard, gratuito e aperto a tutti i cloud provider europei, mira a creare condizioni di mercato più eque e competitive, riducendo la dipendenza dagli hyperscaler globali. «Le API sovrane come SECA sono uno strumento fondamentale per ridurre la dipendenza da fornitori extraeuropei e garantire il pieno controllo dei dati”, ha spiegato Francesco Bonfiglio, CEO di Dynamo. Questo standard favorirà una competizione basata sul merito e non sulle posizioni dominanti».

I numeri del cloud europeo

Il mercato cloud europeo ha registrato una crescita esponenziale, con un incremento del 21,3% annuo fino al 2030. Tuttavia, la concorrenza con i colossi internazionali rimane una sfida complessa. Senza adeguate pressioni regolatorie, il rischio è che le pratiche di lock-in e la mancanza di interoperabilità limitino la capacità dell’Europa di sviluppare un ecosistema cloud autonomo.

Quando nasce l’idea del cloud europeo?

L’idea di un cloud sovrano europeo nasce una decina di anni fa e prende forza con GAIA-X, l’iniziativa franco-tedesca volta a creare un’architettura cloud federata e interoperabile tra provider europei, per contrastare la dipendenza dagli hyperscaler statunitensi (AWS, Microsoft Azure, Google Cloud). Con il fallimento di Gaia-X anche per il contrasto con progetti progetti come EuroCloud e il European Data Act il testimone sembra quindi raccolto da SECA (Sovereign European Cloud API) e dal progetto EuroStack

Secondo i promotori del progetto, la giurisdizione statunitense sui dati memorizzati dagli hyperscaler rappresenta una minaccia per la sicurezza delle informazioni sensibili di imprese e governi europei. La creazione di uno standard API aperto e certificato come SECA permette di mitigare questi rischi, fornendo un’alternativa concreta e scalabile ai modelli proprietari dominanti. L’iniziativa SECA è aperta a tutti i cloud provider europei che desiderano contribuire alla definizione dello standard e partecipare allo sviluppo di EuroStack. Una Call for Comments verrà lanciata nei prossimi mesi per raccogliere feedback e supporto dall’ecosistema tecnologico europeo.

Fonte: Il Sole 24 Ore