Europa e Musk: il ritardo sulla “Space Economy” è incolmabile?
Lo spazio è il futuro: oltre l’atmosfera si giocheranno la supremazia tecnologica, e dunque politica, del mondo. L’Europa, che ha una storica competenza aerospaziale, è oggi indietro e rischia di perdere un’altra delle sue industrie di punta, dopo aver perso, di fatto, quella automobilistica. Tutti gli Stati, tutti gli investitori e tutte le aziende della Difesa guardano allo Spazio: è un nuovo Eldorado.
Due numeri, però, riassumono l’enorme, forse insanabile, divario che separa il Vecchio Continente e gli Stati Uniti: lo scorso anno, SpaceX ha lanciato 134 razzi Falcon (senza contare che alcuni sono pure tornano pure ritornati alla base da soli) . L’Europa solo uno.
E non c’è solo Elon Musk, il geniale e divisivo tecno-magnate, che vuole pure andare su Marte. Anche un altro magnate, Jeff Bezos, è entrato nell’arena: il patron di Amazon ha creato una sua società di razzi, la New Glenn, che fa diretta concorrenza a SpaceX e alle aziende europee. In più sulla scena scalpitano anche i nuovi arrivati: Cina e India stanno spingendo molto sullo Spazio. L’Europa farà la fine di Don Abbondio, vaso di coccio tra vasi di ferro?
L’industria spaziale europea sopravivverà?
Lo scorso luglio, a inizio mese, mentre una buona fetta di continente europeo era già in ferie sotto al sole del Mediterrenaeo, dall’altra parte del mondo, in Guyana Francese, Sudamerica, l’Agenzia Spaziale Europea lanciava un razzo: era il debutto di Ariane6, il programma che dovrebbe fare concorrenza ai Falcon di SpaceX. E’ stato l’unico lancio europeo di tutto il 2024: era solo un test ed è stato pure un mezzo flop.
L’Europa viene da 4-5 anni di difficoltà, nota uno studio di Bank of America proprio sull’industria aerospaziale: il consorzio Airbus è stato affossato da 1,5 miliardi di Euro di oneri, nella sua divisione satelliti, negli ultimi 18-24 mesi. Thales Alenia Space, l’alleanza franco-italiana, ha sofferto un crollo della profittabilità e il 2024 potrebbe ancora aver accumulato perdite.
Fonte: Il Sole 24 Ore