Europee, ecco i primi 29 simboli. Fdi tiene la fiamma. «Pace» nel logo del M5S, è polemica
Sono 29, alle 20 di domenica 21 aprile, i simboli depositati dai partiti che intendono presentarsi alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. I partiti e le liste elettorali possono registrare nome e simbolo al ministero dell’Interno presso la Direzione centrale per i servizi elettorali oggi fino alle 20 e domani 22 aprile dalle 8 alle 16. Per le liste dei candidati il termine è il primo maggio. Tra i contrassegni depositati, quello di Fratelli d’Italia (con il nome “Meloni” in bella vista e la conferma della Fiamma tricolore), quello del M5S (con annesse polemiche di strumentalizzazioni per la presenza della parola “pace”). Mancano ancora quelli di Fi e del Pd (alle prese quest’ultimo con la polemica sull’inserimento nel simbolo del nome di Schlein).
Lega
È il ministro Roberto Calderoli l’ultimo a depositare, nel tardo pomeriggio di domenica, il simbolo della Lega per Salvini Premier. Ma il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie non si sbottona sulle candidature ed in particolare quella del generale Roberto Vannacci. «Oggi depositiamo il simbolo – dice ai cronisti – per le candidature abbiamo ancora due settimane». Il confronto con le europee del 2019 in cui la Lega raggiunse il 30%? «Bisogna lavorare per prendere più voti possibili e poi i voti si conteranno».
Cateno De Luca
Il primo simbolo depositato alle 8 di mattina è stato quello della Lista di Cateno De Luca “Libertà” (con all’interno altri 19 simboli) portato al Viminale dalla ex sottosegretaria M5S ora rappresentante di “Sud chiama Nord” Laura Castelli. «Puntiamo ad entrare in questa istituzione, il Parlamento Europeo per cercare di spiegare che ci sono delle norme troppo lontane dalla realtà, dai pescatori, agricoltori, commercianti, ambulanti. Va trovato un modo per far ciò che anche gli europeisti dicono cioè rafforzare i nostri territori – ha affermato Castelli all’ANSA – per farlo ci serve più autonomia per questo paese e per i territori».
M5S
Nel pomeriggio è arrivato Giuseppe Conte per depositare il simbolo del Movimento 5 Stelle, che oltre alla parola “Movimento” e le 5 stelle porta nel simbolo per le Europee anche il 2050, anno per la neutralità climatica e la parola Pace, e per questo è stato accusato da esponenti di Azione e Italia viva di «strumentalizzazione». «Ci hanno attaccato, ma noi siamo sempre qui più determinati di sempre per riporre tutte le nostre forze di una via su uscita a partire dal conflitto russo-ucraino, per impostare dei negoziati di pace». Anche per Gaza Conte esprime parole di comprensione verso Israele e la reazione agli attacchi terroristici del 7 ottobre da parte di Hamas, ma contro la strategia della carneficina di Netanyahu a Gaza e presto a Rafah. Per questo spiega, hanno messo nel simbolo la parola “pace” «una parola tanto abusata da tutti, ma che conserva significato forte che dovrebbe motivare tutte coscienze».
Gli altri simboli
Nel 2019, per le precedenti Europee, la prima giornata di deposito simboli si chiuse a quota 32, per poi finire il giorno successivo a 47. Ma poi sulla scheda elettorale ci furono “solo” 17 simboli. Molti movimenti che hanno presentato o presenteranno al Viminale il contrassegno non hanno raccolto le firme per il deposito delle liste. Il deposito del simbolo è più che altro una questione di copyright, per evitare che qualcun altro si appropri dello “stemma”. Tra le curiosità dei simboli depositati il 21 aprile, non mancano le liste bizzarre come quella di Mirella Cece, che ad ogni elezione presenta la sua lista “Sacro Romano impero Cattolico” e ci sono ben due liste che fanno riferimento ai pirati, Partito Pirati europei e Partito Pirata.
Fonte: Il Sole 24 Ore