Europee, Pd e M5S si contendono l’elettorato con la tessera Cgil in tasca

M5S contende al Pd la Cgil, con i sui circa 5,2 milioni di iscritti, in vista delle elezioni europee. L’ampia enfasi data alla notizia del recente incontro tra Giuseppe Conte e Maurizio Landini, alla quale un importante quotidiano nazionale ha dedicato una pagina, è stata accolta con un certo fastidio dai piani alti di Corso d’Italia. Fonti vicine al segretario generale della Cgil hanno fatto notare che Landini aveva incontrato anche la leader del Pd, Elly Schlein e quello di Avs, Nicola Fratoianni nelle precedenti settimane, senza che nessuno abbia avuto nulla da scrivere.

Pd: ripetuti incontri tra Schlein e Landini senza clamori

Analoghe reazioni sono arrivate dal Nazareno, dove si è sottolineato che in più occasioni Schlein e Landini si sono visti senza particolari clamori. Dalla Cgil fanno sapere che il sindacato intende restare autonomo dai partiti, mantenendo una posizione die neutralità tra le forze d’opposizione con cui da tempo registra una certa sintonia su una serie di temi: dal salario minimo legale – che la Cgil vuole legare in modo inscindibile alla legge sulla rappresentanza-, alla lotta alla precarietà, alla difesa della sanità pubblica.

La svolta nei rapporti con la Cgil, dopo l’elezione di Schlein

Ma è un dato di fatto che da quando Elly Schlein ha preso la guida del Pd le posizioni con il la Cgil si sono ravvicinate. Se ne è avuta una netta conferma al congresso di Rimini, a marzo del 2023, con il caloroso applauso tributato dalla platea di delegati alla Schelin, il cui intervento è stato più volte interrotto da applausi – «sembra parlare la nostra stessa lingua» commentavano a caldo alcuni delegati sindacali – mentre Conte sull’enorme palco congressuale appariva spiazzato, forse colpito dall’accoglienza più tipedida delle aspettative.

Del resto con la guida della Schlein si sono ribaltati i rapporti col sindacato, rispetto alle precedenti leadership riformiste del Pd – vedi il caso di Letta, e prima ancora di Renzi – quando era emerso un asse preferenziale con la Cisl, mentre il programma M5S sembrava avere maggior appeal tra gli iscritti alla Cgil . In questo quadro, gli iscritti alla Cgil fanno gola a Giuseppe Conte, deciso a giocare la partita delle prossime elezioni europee per conquistare la leadership dell’opposizione in competizione con il Pd di Elly Schlein,

Tuttavia, gli appetiti dei leader di partito devono fare i conti con la realtà. Gli iscritti alla Cgil non rappresentano una platea uniforme per credo politico, ma hanno orientamenti politici diversi. Per la maggioranza sono orientati a sinistra, ma tra i 5,2 milioni di tesserati in molti si sentono rappresentati politicamente dalle forze di centro destra, pur scegliendo di farsi tutelare come sindacato dalla Cgil.

Fonte: Il Sole 24 Ore