Export in caduta: -7,7% a luglio. Male la Germania

Germania ma non solo. A determinare la frenata dell’export italiano a luglio è in effetti una discesa diffusa, presente nei mercati europei, a partire dal nostro primo sbocco commerciale, ma estesa anche alle piazze extra-Ue. Crollo di quasi otto punti che rappresenta il peggior risultato dall’inizio del 2021.

La flessione congiunturale è presente per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (-4,7%) che per le esportazioni (-1,8%). La riduzione su base mensile dell’export è dovuta al calo delle vendite verso entrambe le aree, Ue (-1,5%) ed extra-Ue (-2,2%).

Nel trimestre maggio-luglio 2023, rispetto al precedente, l’export si riduce del 2,5%, l’import del 4,1%.A luglio 2023, l’export diminuisce su base annua del 7,7% in termini monetari (era +1,0% nei due mesi precedenti) e dell’11,6% in volume.

La contrazione dell’export in valore riguarda sia l’area Ue (-8,7%) sia quella extra-Ue (-6,7%, con la Germania a cedere il 5,8%). L’import registra una flessione tendenziale del 19,4% in valore – molto più ampia per l’area extra Ue (-31,8%) rispetto all’area Ue (-5,7%) –, mentre in volume mostra un calo più contenuto (-3,7%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla riduzione tendenziale dell’export si segnalano: coke e prodotti petroliferi raffinati (-60,2%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (-23,0%), metalli e prodotti in metallo (-13,9%), prodotti chimici (-15,0%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-10,7%).

Fonte: Il Sole 24 Ore