F1, a Singapore vince Perez davanti alle due Ferrari
Una gara molto mossa, imprevedibile, discussa quella di oggi a Singapore. Una pista che ha abituato a generare polemica da quando la R28 di Piquet jr nel 2008 aveva impattato contro un muro per aiutare deliberatamente il compagno di squadra Alonso: un evento che è costato la carriera a Flavio Briatore. Gara brutta anche nell’edizione 2022. Podio incerto a lungo dopo la premiazione. Incidenti a raffica. Ritardo per maltempo. Eppure il pubblico dei singaporiani ha vissuto un incoming internazionale da tutta l’Asia e non solo, visto che il week-end ha segnato il record di sempre, che ha superato perfino la già ragguardevole quota di oltre 300mila presenze dell’edizione inaugurale del 2008.
La penalità ininfluente
La Fia, esaminati i video della gara, ha comminato solo 5 secondi e due punti di penalità al pilota della Red Bull, che incassa quindi definitivamente la sua seconda vittoria nel mondiale 2022. Il messicano ha rischiato di cedere la vittoria al ferrarista Charles Leclerc, oggi secondo.
La stagione di Perez
La conferma della vittoria di Sergio Perez sigla il quarto successo in carriera per il trentaduenne messicano che, nonostante una permanenza in Formula 1 risalente al 2011, ha iniziato a togliersi qualche soddisfazione solo dal 2020 in poi: due anni fa la vittoria di Sakhir pesò molto sul suo quarto posto nel mondiale, che lo portò a fare upgrade di sedile alla Red Bull e da lì rinascere grazie a tanti risultati positivi. Prima del 2020 Perez non aveva mai concluso un anno meglio del settimo posto o con punteggi superiori a due cifre, mentre nel 2020 ha terminato la stagione con 125 punti, che sono diventati 190 nel 2021 e sono già 235 nel 2022 quando mancano ancora cinque gare alla fine. E siede al terzo posto nella ranking piloti con oltre 30 punti su Russell e Sainz e a un soffio da Leclerc.
Le Ferrari e il possibile ribaltone
Dietro a un altro successo Red Bull, e al dispiacere di Leclerc, che vede minacciato anche il secondo posto in classifica, ci sono però altre due Ferrari sul podio: posizioni mai seriamente messe in discussione durante la gara, anche se resterà a lungo il rammarico di non aver potuto agguantare una vittoria, specie in un week-end negativo per il favorito al titolo 2022.
Al di là delle brutte giornate di venerdì e sabato, Verstappen e la sua squadra non sono molto serene perché, insieme all’Aston Martin, sono in attesa di una decisione definitiva di una indagine della federazione internazionale sullo sforamento del budget cap nel 2021. Se venisse confermata la contestazione, insomma, dopo la bufera della vittoria nell’ultima gara dello scorso anno, si potrebbe verificare un ribaltone a favore della Ferrari ma poco positivo per l’immagine di questo sport.
La scuderia di Milton Keynes ha negato categoricamente di aver speso troppo, e il team manager Christian ha dichiarato di essere pronto a intraprendere ulteriori azioni contro Mercedes e Ferrari se queste ultime non ritireranno quelle che ha definito dichiarazioni diffamatorie.
La Mercedes ostenta sicurezza
Il capo della Mercedes, Toto Wolff, ha liquidato l’avvertimento come un rumour fra i tanti, affermando che il paddock della F1 resta semplicemente in attesa di una decisione definitiva mercoledì.
Tuttavia, Verstappen, che sta per vincere il suo secondo titolo mondiale a Singapore, non è rimasto colpito dall’atteggiamento degli altri team. Anzi, dice agli altri team che farebbero bene a «tenere la bocca chiusa» sulle accuse alla sua squadra di aver infranto le regole sul tetto dei costi. Se ne vedranno forse delle belle entro pochi giorni.
Fonte: Il Sole 24 Ore