Faleschini acquisisce palazzo Acerbi (dopo l’ex regno di Krizia e il Rosapetra a Cortina)
E’ stato acquistato da Manuel Faleschini, imprenditore classe 1978 e fondatore di Waycap Spa, azienda specializzata nella produzione di cappelli, Palazzo Acerbi, a Milano, storico edificio del capoluogo lombardo, all’ombra di Torre Velasca, in corso di Porta Romana 3, che trae il nome dal ricchissimo marchese ferrarese Ludovico Acerbi che lo acquistò e lo fece ristrutturare in stile barocco lombardo, dandogli l’aspetto che conserva ancora oggi. Oggi, invece, circa 3mila metri quadri per un investimento significativo, la cui cifra esatta è tuttora riservata.
Un valore che va ben oltre quello puramente economico dato che gli interni sono frutto di una vera e propria sfida ingaggiata dal marchese Acerbi con la celebre famiglia Annoni, proprietaria del palazzo di fronte, su chi avrebbe realizzato gli interni più sfarzosi: affreschi, materiali di pregio, intarsi. Il grande portone al civico 3, dalle rifiniture in pietra, fa intuire chi possa essersi aggiudicato la vittoria, all’epoca della peste manzoniana. Costruito nella seconda metà del Cinquecento, nel Sestiere di Porta Romana, si chiamava Palazzo Rossi, dal nome del suo primo proprietario. Negli anni ’80 e ’90 ha ospitato showroom di prestigiose maison come Regina Schreker, Krizia e Valentino.
«Sarà un percorso di riqualificazione e conservazione indubbiamente legato alla moda, al lusso, per riportare l’immobile al vecchio lustro di Palazzo, com’era in origine punto di riferimento della cultura a livello cittadino ed internazionale» ha spiegato Faleschini. Che, qualche anno fa, aveva acquistato anche l’Hotel Rosapetra, a Cortina d’Ampezzo, un resort di lusso di 33 stanze, tra cui dieci suite. Con l’acquisto del Rosapetra nel 2022 l’intento di Faleschini era quello di proseguire la strada intrapresa nel 2020, quando acquistò lo storico palazzo della stilista Krizia, in via Manin, a Milano, ora diventato un hotel di lusso. Uno spazio di 3mila metri quadri, un’operazione chiusa a 20 milioni di euro, per quello che è un luogo riconosciuto a livello mondiale come il quartiere generale della stilista Krizia e teatro di celebri sfilate.
«Le mie operazioni, le mie sfide – sottolinea Faleschini – scaturiscono frequentemente da investimenti immobiliari, ma si trasformano in spazi significativi, diventano custodi di esperienze, testimoni di una narrazione collettiva che si arricchisce di emozioni e significato».
Fonte: Il Sole 24 Ore