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Faury (Airbus): «Con Leonardo per competere a livello globale nei satelliti»
«Vogliamo competere a livello globale e con Leonardo c’è spazio per crescere anche in altri settori». Il ceo di Airbus Guillaume Faury si mostra ottimista sul disegno di alleanza nel settore dei satelliti con il gruppo della difesa italiano dopo avere avviato discussioni ancora in fase prelimiare: «Con Leonardo e Thales ci stiamo concentrando sui satelliti e sui servizi via satellite. Esclusi i lanciatori o altre sezioni della divisione spazio. Al momento, siamo ancora in fase preliminare, non vincolanti. Stiamo esaminando diverse possibilità perché vogliamo assicurarci che la configurazione che sceglieremo avrà successo sul mercato». Nessuna tempistica è stata fissata, «Non abbiamo una data specifica», ha detto durante la conferenza stampa a Tolosa sui risultati annuali.
I tempi per portare a termine una qualche forma di accordo non saranno brevi perché Airbus ha in corso un piano di ristrutturazione della sua divisione spazio e difesa di cui ha già annunciato lo scorso tagli al personale per 2.500 unità. A sua volta Thales punta a ripristinare la redditività nel settore spaziale: la francese Thales Alenia Space con Leonardo ha registrato un fatturato di circa 2,2 miliardi di euro nel 2023 e Telespazio (JV tra Leonardo e Thales), specializzata nei servizi satellitari, ha messo a segno ricavi per 700 milioni di euro nel 2023.
Cruciali per la definizione dell’alleanza anche i nodi regolamentari a cominciare dall’Antrust che secondo Faury deve agire in modo diverso rispetto al passato: «In Europa abbiamo bisogno di collaborare su ampia scala e il consolidamento diventa essenziale se vogliamo confrontarci con i grandi player americani e cinesi»
L’idea è comunque quella di creare una sociertà di grandi dimensioni che possa competere a livello mondiale con gruppi come Starlink di Elon Musk: «Vogliamo accelerare il consolidamento del business per avviare investimenti su larga scala» perché ha spiegato «siamo in una situazione in cui alcuni operatori Usa stanno sconvolgendo l’ecosistema. Abbiamo le tecnologie in certi casi anche migliori», ma c’è bisogno «di essere competitivi in questo nuovo contesto».
Il mercato italiano resta strategico per Airbus e Leonardo è un partner importante: «In Europa c’è una richiesta di consolidamento nel settore della difesa e con Leonardo stiamo già collaborando in diversi programmi». Il ceo ha quindi ricordato i programmi comuni con il colosso italiano dall’aereo regionale ATR al 50% Airbus e Leonardo, la cui linea di produzione si trova a Tolosa, l’aereo militare da combattimento Eurofigher Typhoon (Leonardo, Airbus, Bae System) , nel settore missilistico con Mbda (la jv tra Airbus, Leonardo e Bae System) e negli elicotteri l’NH-90 un velivolo militare che vede anche la collaborazioni di Fokker, sviluppato in varie versioni sia terrestri sia navali, e che fionora ha registrato ordini per 597 velivoli.
Fonte: Il Sole 24 Ore