Ferrari 12Cilindri, tutto quello che c’è da sapere. La prova della Spider

Ferrari 12Cilindri, tutto quello che c’è da sapere. La prova della Spider

Ferrari 12Cilindri, motore V12 aggiornato

Il propulsore è un’evoluzione del classico V12 made in Ferrari e vanta un angolo tra le bancate di 65° gradi. Siglato F140HD, ha una cilindrata di 6.496 cc ed eroga 830 cv a 9.250 gir con una coppia massima di 678 Nm a 7.250 giri e una potenza specifica di 128 cv/litro.

La nuova 12Cilindri, grazie a un rapporto peso/potenza 1,88 kg/cv scatta da 0-100 km/h in 2,9 secondi e arriva a 200 orari di 7.9 secondi. La velocità massima? Superiore a 340 orari. A livello di powertrain due sono le novità il sistema intelligente per la gestione della curva di coppia (ATS, Aspirated Torque Shaping). e il cambio automatico F1 a doppia frizione e 8 rapporti dotato di una logica di funzionamento che rende fulmine le cambiate. Proprio la gestione della coppia è stata, insieme all’aerodinamica, uno dei punti capisaldi del progetto. Gli ingegneri della Ferrari hanno lavorato per ottimizzare la costanza e la linearità dell’erogazione di coppia a tutti i regimi. ovviamente la 12clindri è stata studiata per esaspera il fascino del sound unico del V12 Ferrari. E anche qui si riscopre l’orgoglio termico di Maranello che però conferma l’elettrica per il 2025

Il V12 lavora a un regime massimo di 9500 giri al minuto e si basa sull’utilizzo di materiali leggeri e ad alte prestazioni, come il titanio per le bielle e una speciale lega di alluminio per i pistoni. Questa scelta, non solo riduce il peso complessivo del motore, ma migliora anche la sua reattività e la sua capacità di erogare potenza in modo rapido e controllato.

Ma la vera innovazione risiede nella tecnologia del “dito a strisciamento”, sviluppata dalla Ferrari sulla base dell’esperienza acquisita in Formula 1. Questo dispositivo ottimizza l’apertura e la chiusura delle valvole, garantendo una maggiore efficienza meccanica grazie al rivestimento in diamond-like carbon (DLC), che riduce il coefficiente di attrito.

Una delle innovazioni più significative che Ferrari ha pensato per la sua 12Cilindri, riguarda l’introduzione dei software che consente di modificare la coppia massima in base alla marcia inserita. Questo permette al pilota di percepire una spinta progressiva e lineare all’aumentare del rapporto di trasmissione, creando un’esperienza di guida unica e coinvolgente, tipica di una Ferrari, infatti gli ingegneri della Ferrari hanno lavorato intensamente per ottimizzare l’erogazione di coppia in tutti i regimi di funzionamento del motore, garantendo una risposta fluida e potente in ogni situazione. Il risultato è un picco di potenza raggiunto al regime massimo di rotazione, ma una coppia costante e uniforme lungo tutta la gamma di giri.

La sensazione di accelerazione continua e senza fine, caratteristica distintiva dei motori V12 Ferrari, è stata ulteriormente infatti perfezionata grazie al controllo della struttura di coppia ATS (Aspirated Torque Shaping). Questa tecnologia ha permesso agli ingegneri di modellare la curva di coppia nelle marce terza e quarta, senza compromettere l’accelerazione, il che si traduce in un aumento del piacere di guida.

L’ottimizzazione del rendimento meccanico del motore e del circuito olio è stata fondamentale per ridurre le emissioni e i consumi. Grazie alla calibrazione della pompa dell’olio a cilindrata variabile, è possibile variare la quantità di olio circolante nel motore in base al regime e al carico, garantendo un notevole risparmio energetico. Questo, unito alla nuova configurazione del serbatoio olio e del circuito idraulico della pompa, ha ridotto al minimo le perdite di carico e ottimizzato la funzionalità del sistema in tutte le condizioni operative.

L’impianto GDI a 350 bar, composto da due pompe benzina e quattro rail dotati di sensori di pressione, fornisce un feedback continuo al sistema di controllo della pressione. Questo sistema, insieme alla sofisticata strategia di riconoscimento della qualità della benzina, massimizza l’efficienza termodinamica del motore e riduce le emissioni.

Per quanto riguarda il cambio è stata scelta una versione a doppia frizione (DCT) a otto rapporti, già apprezzato su altre vetture della gamma Ferrari. Secondo Ferrari, grazie alla nuova coppia conica, si è registrato un aumento del 12% della coppia a terra, a beneficio delle prestazioni longitudinali e dei tempi di cambiata.

Ferrari 12Cilindri, gli interni e la plancia e l’interfaccia uomo-macchina

L’abitacolo della 12Cilindri è organizzato in tre livelli per il design degli interni: il primo comprende la parte superiore della plancia, che si fonde con i pannelli porta; il secondo è la zona centrale, mentre il terzo include vasche e sedili. La scelta dei materiali e degli abbinamenti cromatici determina il carattere degli interni, che possono essere eleganti o sportivi a seconda delle preferenze del cliente. Una particolare attenzione è stata riservata alla sostenibilità ambientale, con l’ampio utilizzo di materiali riciclabili, tra cui l’Alcantara in poliestere riciclato al 65%. Gli interni sono ispirati all’architettura di tipo dual cockpit, con una cabina quasi simmetrica composta da due moduli dedicati, uno per il pilota e uno per il passeggero.

Gli interni sono dominati da una plancia con una architettura dual cockpit. L’interfaccia uomo-macchina prevede cluster strumenti da 15,6” che fornisce informazioni di guida e dinamiche del veicolo e si abbina al volante con comandi capacitivi (già viste nelle Ferrari di ultima generazione) e con manettino fisico. A centro plancia c’è un sistema di infotainment con display touch da 10,25” coche offre compatibilità con Apple Carplay e Android Auto, mentre il passeggero ha a disposizione uno schermo da 8,8 pollici. E se il sound del V12 non dovesse bastare c’è, come optional, un sofisticato impianto audio firmato Burmester da 1.600 Watt.

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Fonte: Il Sole 24 Ore