Ferrari Purosangue, suv V12 in arrivo. Per l’ibrido si dovrà aspettare

Ferrari Purosangue, suv V12 in arrivo. Per l’ibrido si dovrà aspettare

Il nuovo suv Ferrari Purosangue sarà spinto da un motore V12 aspirato. La conferma è arrivata direttamente dall’amministratore delegato Benedetto Vigna, che ha confermato la presenza dei 12 cilindri sotto il cofano del primo suv del Cavallino e nessuna opzione ibrida al momento del debutto. La produzione del Ferrari Purosangue inizierà entro la fine dell’anno con le prime consegne ai clienti nel 2023.

Ferrari, consegne in crescita

Nell’attesa della produzione della Purosangue, Ferrari ha annunciato ottimi risultati per i primi tre mesi del 2022. Nel primo trimestre Ferrari ha consegnato 3.251 auto, 480 in più (+17,3%) rispetto all’anno precedente, tra le quali sono compresi otto modelli con motore a combustione interna e due modelli ibride, che hanno rappresentato rispettivamente l’83% e il 17% delle consegne totali. Le consegne del trimestre sono state trainate dalla Ferrari Roma e dalla famiglia delle SF90, insieme con la Portofino M. Nel corso del trimestre sono iniziate le prime consegne della 812 Competizione. Le consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2 sono state in minor numero rispetto all’anno precedente e hanno raggiunto la fine della produzione in serie limitata. Le consegne della 296 GTB inizieranno nel secondo trimestre, secondo programma. I ricavi netti del primo trimestre sono stati di 1,2 miliardi di euro (+17,3%). I ricavi da automobili e parti di ricambio sono stati di 1 mld (+18,3%), grazie all’aumento dei volumi, al mix di prodotto positivo e al pricing, a cui si aggiunge il contributo delle personalizzazioni. La contrazione dei ricavi dei motori (37 mln, -17,8%) riflette la diminuzione delle consegne a Maserati con l’approssimarsi della scadenza del contratto (2023). L’aumento dei ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al Marchio (109 mln, +19,6%), attribuibile principalmente al miglior posizionamento nel campionato di F1 e al contributo delle attività legate al brand, è stato in parte compensato dalle minori sponsorizzazioni. Gli altri ricavi sono aumentati a 28 mln (+42), risultato riconducibile in particolare ad altre attività di supporto. L’ebitda del primo trimestre si è attestato a 423 mln (+12,5%) con un margine del 35,6%. L’ebit è stato di 307 mln (+15,4%) con un margine del 25,9%. I volumi hanno avuto un impatto positivo (59 mln) attribuibile all’aumento delle consegne rispetto all’anno precedente. La variazione positiva del mix/prezzo (13 mln) è dovuta principalmente al contributo derivante dal mix prodotti più ricco, grazie alla famiglia SF90 e alle personalizzazioni. La variazione è stata in parte controbilanciata dalla maggiore incidenza delle Portofino M e delle Ferrari Roma e dal minore contributo delle Monza SP1 e SP2 rispetto all’anno precedente. L’utile netto è stato di 239 mln (+16,4%). La generazione di free cash flow industriale è stata forte (299 mln), trainata Dall’ebitda e dall’incasso degli anticipi per le Daytona SP3 e 812 Competizione A, in parte controbilanciati da spese in conto capitale per 132 mln e dall’aumento del magazzino correlato alla crescita dei volumi prevista per l’intero anno

Fonte: Il Sole 24 Ore