Festa del Tricolore, cambio della Guardia solenne al Colle. Mattarella: la bandiera riassume i valori di libertà e democrazia

Festa del Tricolore, cambio della Guardia solenne al Colle. Mattarella: la bandiera riassume i valori di libertà e democrazia

Cambio della Guardia solenne al Quirinale in occasione della Festa del Tricolore, giornata celebrativa nazionale istituita per ricordare la nascita della bandiera d’Italia. La giornata, che si festeggia ogni anno il 7 gennaio, è stata istituita dalla legge 671/1996. Al Quirinale si è svolto il cambio della Guardia solenne con lo schieramento e lo sfilamento del Reggimento Corazzieri e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo che, durante il cambio solenne, ha eseguito alcuni brani: G. Massetti: Cavalleria; M. Conzatti: Diana; V. Borgia: Fanfara Solenne; G. Holst: Jupiter Theme; G. Puccini: O Mio Babbino Caro; F. Tassinari/A. Moretti: Evoluzioni Equestri; G. Mameli: Canto degli Italiani; F. Tassinari/A. Moretti: Inno al 4° Reggimento; V. Borgia: On Horseback; G. Mameli: Canto degli Italiani; autore ignoto (A. Cordigliani): La bandiera dei tre colori; C.A. Bosi: Addio, mia bella, addio; M. Conzatti: Diana.

Mattarella: il Tricolore riassume i valori di libertà e democrazia

«Celebriamo oggi il 228° anniversario dalla proclamazione del Primo Tricolore d’Italia, Bandiera che i Costituenti vollero come simbolo della Repubblica. La Bandiera – ha dichiarato il capo dello Stato Sergio Mattarella – è testimone che, di generazione in generazione, riassume la nostra identità di popolo, nel processo storico che ha portato al raggiungimento dello Stato unitario e, con la Liberazione, ai valori di libertà e democrazia, di pace e cooperazione, che sono il patrimonio irrinunciabile della nostra società, scolpiti nella nostra Carta Costituzionale. Il Tricolore evoca l’orgoglio delle virtù civiche proprie al sentirsi italiani, esprime al mondo i valori della nostra comunità, della nostra Patria. Ad esso ci rivolgiamo con rispetto e l’emozione di un popolo che si raccoglie e riconosce intorno ad esso. Viva il Tricolore, viva la Repubblica».

Giuseppe Compagnoni padre del Tricolore

Il tricolore italiano come bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta «che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti». E proprio Giuseppe Compagnoni è noto come padre del Tricolore. I tre colori della bandiera italiana sono stati registrati per la prima volta a Genova il 21 agosto 1789 sulla coccarda italiana tricolore, circa un mese dopo lo scoppio della Rivoluzione francese. Colori che l’11 ottobre 1796 furono utilizzati per la prima volta a Milano su uno stendardo militare.

Nelle repubbliche di ispirazione giacobina le tre fasce di uguali dimensioni

Nell’Italia del 1796 numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790. E anche i reparti militari “italiani”, costituiti all’epoca per affiancare l’esercito di Bonaparte, ebbero stendardi che riproponevano quella forgia. I vessilli regimentali della Legione Lombarda avevano i colori bianco, rosso e verde, radicati nel patrimonio collettivo di quella regione. Il bianco e il rosso comparivano già nell’antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese. Colori che furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva i soldati delle terre dell’Emilia e della Romagna, e fu probabilmente questo il motivo che spinse la Repubblica Cispadana a confermarli nella propria bandiera. Al centro della fascia bianca, lo stemma della Repubblica, un turcasso contenente quattro frecce, circondato da un serto di alloro e ornato da un trofeo di armi.

L’adozione del Tricolore da parte della Repubblica italiana nel 1946

Il 17 marzo 1861, con la proclamazione del Regno d’Italia, la bandiera verde, bianca e rossa diventò il vessillo nazionale dell’Italia unita. Il riconoscimento ufficiale arrivò il 12 giugno 1946, con un decreto legislativo del Presidente del Consiglio, che adottava il Tricolore come bandiera nazionale della Repubblica Italiana. La decisione fu ratificata il 24 marzo 1947 dall’Assemblea Costituente, inserita nell’articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana, che recita: «La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni». Il cerimoniale, nel giorno della Festa del Tricolore, prevede il cambio della Guardia d’onore in forma solenne al Quirinale, con lo schieramento e la sfilata del Reggimento Corazzieri in uniforme di gala e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo.

Fonte: Il Sole 24 Ore