Festivaletteratura al via – Il Sole 24 ORE

Si apre oggi a Mantova, e durerà fino a domenica prossima, il Festivaletteratura di Mantova, la grande festa dei libri che anima la città da 28 anni. Tra gli ospiti internazionali di quest’anno ci saranno il premio Nobel per la pace Maria Ressa, il premio Pulitzer 2024 Nathan Thrall, il Booker prize 2023 Paul Lynch, Carol Ann Duffy, Maaza Mengiste, Mona Awad, Emmanuel Carrère, Olivia Laing, Deborah Levy, Tobias Wolff, Peter Burke, Jessa Crispin, Michael Ignatieff, David Quammen, Richard Sennett, Elif Shafak, Hisham Matar, Kapka Kassabova, Georgi Gospodinov, Sorj Chalandon, Colum McCann, Dipo Faloyin, Emmanuel Iduma. Tra gli italiani Mariangela Gualtieri, Itala Vivan, Uoldelul Chelati Diran, Helena Janeczek, Federica Manzon, Ida Travi, Lella Costa, Paola Caridi, Michele Mari, Maria Pace Ottieri, Maria Grazia Calandrone, Antonio Franchini, Francesca Melandri. Più di trecento persone venute da svariati Paesi per incontrare lettori e ascoltatori.

Il festival si appresta a essere come quello dello scorso anno, quando è tornato a livelli pre-covid, e ha un budget analogo: “1,6 milioni di euro, per il 10% finanziato da enti pubblici, per il 18% dalla vendita dei biglietti, per il 20% da fondazioni bancarie e per quel che resta da circa 120-130 sponsor”, spiega Alessandro Della Casa, coordinatore della segreteria organizzativa del festival.

Proseguono alcune iniziative avviate nella passata edizione: gli incontri per gli adolescenti e le lezioni orizzontali: non solo le conferenze nelle grandi piazze ma anche dei laboratori, delle “officine scolastiche” in cui un gruppo di 30 35 persone ha occasione di lavorare con autori ospiti. Inoltre quest’anno alcune attività si svolgeranno in quartieri dove prima la manifestazione non arrivava: a Valletta Valsecchi si terrà un atelier di fumetto – sono stati infatti invitati 7 fumettisti che raccoglieranno storie del quartiere per giungere a un racconto collettivo; mentre a Lunetta si terrà un “campo di geografia creativa” per immaginare insieme nuovi modi di utilizzare gli spazi.

Alla Casa del Mantegna, dove si svolgono incontri per bambini, alcuni musei italiani sono stati invitati a creare dei percorsi interattivi sul tema di scienza e arte.

Tra i temi di cui si discuterà negli incontri ci sono le guerre e le democrazie, il confronto tra le generazioni, i rapporti di famiglia, l’Africa oltre gli stereotipi, le lingue dell’Italia e i popoli scomparsi, i bestiari e l’intelligenza artificiale, e anche i videogiochi. A chi chiede dubbioso perché in un festival letterario dedicare spazio a videogiochi, Della Casa risponde: “Si tratta di una riflessione su come la gamification stia entrando in settori non ludici, quali la formazione e il lavoro. Faremo un incontro che sarà una lettura molto critica di come i meccanismi premiali di passaggio di livello sconvolgano relazioni e rapporti di lavoro più classici. Altri incontri sono invece stati creati con gli adolescenti che lavorano con noi durante l’anno”.

Fonte: Il Sole 24 Ore