Fiat Grande Panda, il debutto. Dimensioni, motori e caratteristiche del suv elettrico o ibrido

Fiat festeggia 125 anni di storia reinventando uno dei suoi più grandi successi, icona dagli anni ottanta a oggi, in tre generazioni. Arriva infatti Grande Panda e va detto subito che il nuovo modello cambia collocamento e form factor, evolvendo da citycar e cinque porte due volumi super compatta del segmento A, a suv di taglia urbana appartenete al segmento B, passando da 3,65 metri a quattro. Insomma, in linea con le tendenze attuali che vedono prorompente la “suvvizzazione” del mercato e lo spostamento verso l’alto e, soprattutto, le ruote alte. Grande Panda giunge 44 anni dopo il lancio della prima serie nata nel 1980 dalla matita di Giorgetto Giugiaro, la cui terza generazione resta in produzione a Pomigliano ribattezzata Pandina e aggiornata a sua volta per rispettare le normative di sicurezza.

La Grande Panda è quindi il primo di tre modelli che segnano un sostanzioso rinnovamento del marchio torinese, che negli ultimi anni ha visto solo “novità” per la famiglia FIAT 500.

La Grande Panda, nonostante sia molto simile all’ultima generazione di Citroen C3, ha nel mazzo una serie di carte da giocate che potrebbero determinarne il successo commerciale. Infatti, nonostante la Grande Panda condivida con la city car francese un lunghissimo elenco di componenti, (a partire della piattaforma SmartCar che cambia in pratica solo il nome diventando multienergy STLA Smart Platform) quello che salta all’occhio è lo stiloso design, che la identifica e non la rende la fotocopia della C3. A dire il vero, è la C3, anche se è nata prima, ad essere “derivata” dalla Grand panda. quest’ultima esibisce tratti squadrati della prima serie in una citazione stilitica. mentre la C3 nella nuova generazione cambia radicalmente: da forme iconicamente tonde a linee tese. Da ricordare che Opel frontera è sempre figlia della stessa piafforma è che Fiat ha in serbo anche la nuova Multipla, che corriponde alla C3 Aircross.

Questo nonostante i volumi siano simili, con molti lamierati uguali. Ma la Grande Panda ha una sua ben evidente personalità che si ispira all’iconico modello degli anni 80. Questo grazie a soluzioni come il cofano a tutta larghezza e la denominazione sulle portiere (omaggio alla 4×4). Un tocco di personalità è fornito anche dalla firma luminosa, decisamente diversa dalla cugina francese. In questo caso le luci diurne (Daytime Running Lights) diventano anche indicatori di direzione e illuminano alcuni dei cubi che appaiono come pixel orizzontali disposti a scacchiera. E’ una volta a bordo che la parentela con la C3 diventa un poco più evidente, come ad esempio la disposizione delle bocchette d’aerazione. Nonostante tutto al Centro Stile di Torino hanno studiato il modo di presentare un giusto mix tra stile, funzionalità e tecnologia. La plancia mette a disposizione 13 litri di spazio utilizzabile. Sono anche offerti ben due schermi da 10 pollici per la strumentazione e un display da 10,25” dedicato al il sistema d’infotainment compatibile via wireless con Apple Carplay e Android Auto. E per chi ha bisogno di spazio di carico, c’è da sottolineare la capacità che arriva a 360 litri, contro i 310 della C3.

I dati tecnici recitano, per la versione elettrica un motore da 113 cv (83 kW), batteria da 44 kWh al litio, ferro, fosfato, che si ricarica in corrente alternata fino a 11 kW e in corrente continua fino a 100 kW che si In pratica occorrono 26 minuti per passare dal 20% all’80% di carica. Novità è la presenza del cavo di carico Spiral Cable integrato nella parte anteriore, in abbinamento alla presa posteriore.

Fonte: Il Sole 24 Ore