Fiere, anno record per Francoforte con 780 milioni di euro di fatturato
No, l’economia tedesca in questo momento non è nella sua forma migliore, ammette Detlef Braun, presidente e membro del comitato direttivo di Messe Frankfurt, uno dei più grandi gruppi fieristici internazionali, con oltre 700 anni di storia alle spalle. Eppure, in questo difficile 2024 che ha segnato tanti record negativi per la Germania, la società di Francoforte mette a segno viceversa il suo record di ricavi e marginalità, sfiorando i 780 milioni di euro di fatturato (777 milioni, per la precisione), in aumento del 28% sul 2023, e un utile netto di oltre 50 milioni.
Superati i risultati del 2019
«Non solo abbiamo recuperato il terreno perduto a causa della pandemia, ma abbiamo anche superato i risultati del 2019, che era stato a sua volta il nostro miglior anno di sempre», spiega Braun. Le chiusure imposte dalle regole anti-Covid avevano portato il gruppo a perdere l’80% dei ricavi previsti per il 2020, cancellando 1.200 eventi a livello globale, riducendo così a 150 milioni di euro il turnover complessivo. E la ripresa post pandemia è stata più lunga e difficile e, per l’industria fieristica tedesca, di quanto non lo sia stata per quella italiana. Paradossalmente, spiega Detlef Braun, la maggiore esposizione internazionale di Messe Frankfurt (in termini sia di fiere organizzate all’estero, sia di operatori esteri ospitati nella città tedesca) che in tempi normali è il suo punto di forza, è stata negli anni immediatamente successivi al Covid la sua debolezza.
Ma oggi, dice Braun, «Siamo tornati e anzi siamo più forti di prima del Covid: rispetto al 2019 i ricavi sono aumentati del 5-6% circa, così come l’utile netto. Nel 2024 abbiamo organizzato e ospitato 330 eventi in tutto il mondo, accogliendo 98mila espositori e 4,4 milioni di visitatori professionali». L’83% degli espositori presenti a Francoforte e il 57% dei visitatori sono arrivati dall’estero, le quote più alte mai registate. E le manifestazioni ammiraglie della Fiera, come Ambiente, Heimtextil o Automechanika hanno raggiunto livelli record di metri quadrati espositivi venduti e numero di espositori e visitatori.
Risultati, precisa il presidente, superiori alle attese, che hanno ricadute importanti anche sull’economia della stessa città e dello Stato di Hessen, se si considera che nel 2019 (ultimo dato disponibile) le attività della Fiera hanno generato un impatto economico di 3,3 miliardi di euro, per oltre 33mila lavoratori indiretti coinvolti.
Nel 2025 previsti ricavi oltre gli 800 milioni
Guardando al 2025, Detlef Braun non nasconde le difficoltà, considerando non solo la situazione dell’economia tedesca, ma più in generale lo scenario globale, tra tensioni geopolitiche e aumento dei prezzi di gas e materie prime, oltre che dei costi della logistica, che colpiscono in particolar modo proprio quelle piccole medie imprese che rappresentano il 95% dei Clienti di Messe Frankfurt. Tuttavia, forte anche delle prenotazioni e vendite di spazi espositivi finora confermate, il gruppo dovrebbe raggiungere quest’anno gli 800 milioni di euro di fatturato. «Abbiamo investito nel nostro brand e questo paga – spiega Braun -. Ma, soprattutto, paga la nostrastrategia di internazionalizzazione: di fronte a un’economia in recessione, stagnante soprattutto in Europa, le piccole e medie imprese hanno la necessità di allargare la propria rete di contatti, soprattutto sui mercati non presidiati e la nostra struttura fieristica, diffusa in 184 Paesi, è uno strumento formidabile in questo senso». Il 2024 ha portato al lancio o rafforzamento di esposizioni in mercati chiave come l’Asia Centrale (a Tashkent, in Uzbekistan) e l’Africa (in Etiopia), ma anche in Brasile e negli Stati uniti, dove sono in pipeline 21 nuovi eventi.
Fonte: Il Sole 24 Ore