Filantropia, quante sono e come lavorano le fondazioni d’impresa
Dalla Fondazione Bracco alla Moleskine: priorità inclusione
È il caso, ad esempio, di Fondazione Bracco, nata per volere della famiglia e del gruppo Bracco per contribuire allo sviluppo sociale e culturale del Paese a supporto dell’impegno pubblico. La Fondazione si propone di creare e diffondere espressioni della cultura, dell’arte e della scienza quali mezzi per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale, con una specifica attenzione all’universo femminile e al mondo giovanile. Le iniziative promosse si propongono di favorire il progresso delle conoscenze e a creare opportunità di crescita per i giovani, come accade con il progetto “Diventerò”, programma pluriennale a sostegno dei ragazzi di talento. Tra le priorità c’è anche quella dell’inclusione sociale, soprattutto nei territori fragili e rivolta in particolare all’inclusione di genere.
Vanno in questa direzione il supporto a Women in Stem, progetto promosso dalla Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria per valorizzare il ruolo delle donne nelle materie scientifiche e promosso anche con il progetto Steamiamoci di Assolombarda, finalizzato alla creazione di opportunità per studentesse talentuose, con l’obiettivo di ridurre il tasso di abbandono precoce e favorire così il completamento del percorso di studi. Il principio che guida le attività della Fondazione Bracco è la volontà di dotare i giovani delle competenze necessarie per il mondo del lavoro, in particolare investendo sulle Stem, strategiche per sostenere la transizione ambientale e digitale. Fondazione Bracco agisce valorizzando e rendendo più visibili le competenze femminili in settori, come quelli Stem, con costante sotto rappresentazione delle donne e al contempo strategici. Opera costruendo alleanze tra attori che portano competenze specifiche o risorse, a servizio di un obiettivo comune e accrescerne l’impatto.
Formazione e occupazione a favore dell’inclusione delle fasce più deboli della popolazione sono anche le priorità delle iniziative promosse dalla Fondazione Italiana Accenture, nata nel 2002 come espressione della responsabilità sociale di Accenture Italia. È il caso, ad esempio, di ReadyForIt, programma aperto alle categorie più vulnerabili come Neet, rifugiati e migranti per avvicinarli al settore informatico e, possibilmente, trovare un lavoro in questo ambito; c’è poi Welfare, che impresa! programma di capacity building promosso con Intesa Sanpaolo, Fondazione Snam, Fondazione Bracco, Fondazione Peppino Vismara e Fondazione Conad ETS, o Job Stations, centri di lavoro a distanza per persone che soffrono di disagio psichico, progetto nato grazie alla collaborazione con Progetto Itaca.
Punta sulla cultura, invece, l’impegno di Moleskine Foundation, il cui operato mira a ispirare una nuova generazione di giovani attivisti creativi nel pensiero e nell’azione, determinati a cambiare il proprio futuro e quello delle loro comunità, consentendo anche a giovani provenienti da contesti svantaggiati di accedere a spazi e strumenti utili a sbloccare il proprio potenziale creativo. Tra i principali progetti promossi c’è Creativity Pioneers Fund, che investe in organizzazioni culturali e creative in tutto il mondo, promuovendo soluzioni non convenzionali alle sfide globali più urgenti. Il finanziamento aiuta le organizzazioni a sostenere i loro bisogni essenziali, a rafforzare le capacità a lungo termine e a continuare a lavorare con le comunità. WikiAfrica Education, invece, è la piattaforma che valorizza e amplifica le voci provenienti dall’Africa per raccontare la ricchezza di storia, lingue, persone e comunità del continente. L’obiettivo è ispirare una nuova generazione di giovani creativi africani aumentando la produzione, l’accesso e la consapevolezza delle fonti di sapere da e sull’Africa, fondamentali sia per il contesto sociale africano sia per la sopravvivenza delle lingue del continente.
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Fonte: Il Sole 24 Ore