![Finanza sostenibile, il vademecum dei ricercatori Ispra Finanza sostenibile, il vademecum dei ricercatori Ispra](https://www.ilsole24ore.com/static/images/placeholders/art/258x258.png)
Finanza sostenibile, il vademecum dei ricercatori Ispra
Una vademecum per muoversi all’interno del mondo che cambia all’insegna della sostenibilità. Tra ambiente e finanza, nuove regole e indicatori da rispettare e obiettivi da raggiungere. Si intitola “La sfida ambientale per la finanza sostenibile” il corposo volume (280 pagine scaricabile online dal sito Ispra) predisposto dai ricercatori dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’Ispra appunto, destinato sia alle imprese sia a chi deve poi valutare l’applicazione delle procedure. Uno strumento nuovo con cui si mette a disposizione degli interlocutori «un supporto tecnico-scientifico all’avvio dei processi di rendicontazione della sostenibilità ambientale da parte delle imprese e degli investitori, coerentemente con il nuovo quadro normativo comunitario in materia di finanza sostenibile».
Le linee guida
All’interno, oltre a ricostruzioni dettagliate e spiegazione di norme e procedure, l’articolazione e l’illustrazione dello scenario in cui finanza e sostenibilità convivono. E poi informazioni sugli adempimenti introdotti dalla regolamentazione, definiti «corposi e piuttosto complessi», che «delineano un ambizioso progetto di analisi di doppia materialità».
«Da una parte c’è quella degli impatti dell’attività d’impresa sulla sostenibilità – si legge nelle linee – e dall’altra i rischi di sostenibilità sulla vita d’impresa e sulle scelte degli investitori, a tal punto da implicare la necessità di un adeguato quadro di sostegno tecnico nella fase di attuazione della disciplina, che accompagni gli operatori economici e finanziari a comprendere bene i contenuti e le modalità con cui generare le informazioni richieste dai nuovi standard».
Gli strumenti
Spazio anche, come previsto dall’intento degli autori, a strumenti indirizzati ai destinatari diretti e indiretti (imprese, investitori e anche Autorità di vigilanza) in grado di «generare un’utilità immediata rispetto alla più ampia mole di adempimenti previsti dalla legislazione europea in corso di completamento e attuazione».
Non meno importante l’illustrazione dei passaggi della transizione verde in Europa: accordo di Parigi, European green deal, Soustainabile finance action plan, Direttive Nfrd Csrd e direttiva Sfdr e Tassonima Ue. E quindi i settori inclusi nella tassonomia: energia, trasporto,, acqua e rifiuti, edifici, agricoltura e foreste, Ict, industria e materiali.
Fonte: Il Sole 24 Ore