Finanza sostenibile, la Sec frena il dialogo tra gestori di fondi e aziende

Finanza sostenibile, la Sec frena il dialogo tra gestori di fondi e aziende

Si complica il dialogo fra fondi e aziende quotate a Wall Street. La Sec, l’equivalente della Consob italiana, ha emanato nuove linee guida per regolare i rapporti fra gestori e management. Ne emerge un quadro di norme che frena il dialogo, l’engagement, elemento chiave per molti investitori istituzionali che intendono far pressione sulle politiche ambientali, sociali e di governance delle aziende.

Influenze e pressioni

L’engagement punta a far pressione sui manager delle società affinché adottino misure più aderenti alle regole Esg: si va dalle remunerazioni dei manager alle politiche climatiche. Da questo momento negli Usa sarà più complicato. Prima del varo delle nuove linee guida, gli investitori pur titolari di oltre il 5% di azioni, venivano trattati alla stregua di “fondi passivi” con meno vincoli rispetto agli hedge fund o ”attivisti”. Quest’ultimi puntano dichiaratamente a modificare gli assetti di un’azienda, mentre invece i fondi passivi non hanno tali mire.

Oggi invece le cose non stanno più così e se le domande poste al management puntano a esercitare pressioni e influenzare la società, scattano le nuove regole. È sufficiente discutere di remunerazioni dei manager per provocare l’intervento della Sec.

Effetti delle nuove regole

Ma cosa succederà se gli investitori vengono identificati come fondi attivisti? Bisognerà fornire spiegazioni più dettagliate sul come e sul perché è stata acquisita una determinata partecipazione. E gli aggiornamenti su acquisti e vendite dovranno essere resi noti in tempi molto stretti. Oneri in più per i gestori che puntano, secondo gli esperti, a bloccare l’applicazione delle strategie Esg. Conseguenze? «Gli investitori americani saranno sicuramente superallineati alla normativa della Sec – afferma Gianfranco Gianfrate, docente di finanza all’Edhec Business School –. Il problema si porrà sicuramente per gli investitori europei: saranno disposti a prendersi il rischio di eventuali sanzioni? Infatti, l’azienda quotata a Wall Street potrebbe respingere le domande fatte in ambito engagement ritenendole inappropriate. A quel punto, a mio avviso, si andrà in tribunale e sarà il giudice a decidere. È un territorio incerto e comunque le precedenti cause legali in Texas non lasciano ben sperare».

La posizione di BlackRock

Subito dopo la pubblicazione delle nuove linee guida Sec, grandi case di investimento come BlackRock hanno sospeso le attività di engagement. Trascorsi pochi giorni, però, il gruppo di asset management guidato da Larry Fink ha deciso di riprendere gli incontri. Ecco la sua posizione: «Nell’ambito delle nostre responsabilità come gestore fiduciario, BlackRock svolge attività di engagement con le aziende per prendere decisioni di voto più informate per conto dei clienti che ci hanno autorizzato a farlo. BlackRock non utilizza attività di engagement come strumento per esercitare controllo sulle società quotate in Borsa. Dopo l’emissione di nuove linee guida da parte della Sec, abbiamo temporaneamente sospeso le attività di stewardship con le aziende, mentre valutavamo i nuovi requisiti. Giá la scorsa settimana, dopo aver completato la nostra valutazione, abbiamo ripreso le interazioni in ottica di stewardship per conto dei clienti».

Fonte: Il Sole 24 Ore