Fincantieri consegna a Msc la nave extralusso Explora II

Fincantieri consegna a Msc la nave extralusso Explora II

La collaborazione tra Msc e Fincantieri «è iniziata nel 2016, con l’avvio della costruzione della prima nave: Msc Seaside. Proseguirà almeno fino al 2028, anno in cui verrà consegnata Explora VI. Per un totale di ben 10 unità. Siamo consapevoli dell’importanza della nostra partnership con Fincantieri. E siamo certi che lo sia anche Fincantieri. Noi siamo disponibili a portarla avanti, sperando che si trovino gli spazi per costruire le nostre future navi».

A parlare è Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della divisione crociere del gruppo Msc, nel corso della triplice cerimonia, celebrata nello stabilimento di Genova di Fincantieri, che ha celebrato la consegna della nave Explora II, la posa della moneta (saldata, come vuole la tradizione, nello scafo) di Explora III e il taglio della prima lamiera di Explora IV, tutte unità della flotta di Explora Journeys, il marchio lifestyle di lusso recentemente lanciato dalla compagnia della faniglia Aponte.

Investimento complessivo da 3,5 miliardi

La costruzione di questa nuova flotta, al momento, prevede un totale di sei unità, la prima delle quali è stata consegnata a luglio 2023. Realizzate tutte in Italia da Fincantieri, la prima a Monfalcone e le altre cinque a Genova, le navi hanno richiesto un investimento complessivo di oltre 3,5 miliardi da parte di Msc, di cui circa 500 milioni per Explora II.

L’impatto di questo investimento sull’economia del Paese, è stato calcolato, supera i 15 miliardi di euro, con notevoli ricadute sull’indotto e migliaia di posti di lavoro: la costruzione di ogni singola unità richiede, infatti, oltre 7 milioni di ore lavorate e un’occupazione media di 2.500 persone per due-tre anni.

Terminare l’allargamento del cantiere

E proprio per avere i nuovi spazi necessari a proseguire la partnership con Msc, coinvolgendo lo stabilimento genovese, il gruppo di navalmeccanica sta portando avanti l’ampliamento, verso mare, del cantiere di Sestri Ponente, arrivato (non senza fatica e stop and go), lo ha ricordato l’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, nel corso della cerimonia, «alla famosa fase 3 (la più complicata, che prevede anche lo spostamento di binari della ferrovia, ndr). Il viceministro Rixi, da sempre, supporta questo progetto. È arrivato il momento – ha sottolineato Folgiero – di portarlo avanti, finanziare, sviluppare, disegnare, ma soprattutto eseguire la fase 3 del cantiere, che consentirà a Sestri di ingrandire non solo il bacino, ma anche la capacità di officina e la possibilità di costruire, in questo sito, le navi più grandi del mondo».

Fonte: Il Sole 24 Ore