Fincantieri: il 24 giugno parte l’aumento. Il prezzo delle nuove azioni fissato a 2,62 euro

Dopo il via libera della Consob, giunto due giorni fa, il cda di Fincantieri accende ufficialmente i motori dell’aumento di capitale da 500 milioni (400 milioni subito e altri 100 milioni in un secondo step una volta conclusa la prima tranche), a un prezzo di sottoscrizione pari a 2,62 euro per ogni nuova azione, che partirà il prossimo 24 giugno e che servirà a sostenere l’acquisizione dell’ex Wass da Fincantieri, snodo cruciale nei piani del ceo Pierroberto Folgiero per assicurare al gruppo della navalmeccanica la leadership nella subacquea.

Sconto del 32,2% rispetto al Terp

L’ultimo tassello, come detto, è arrivato nella tarda serata di giovedì con l’ok del board, riunitosi sotto la presidenza dello stesso Folgiero – dopo la scomparsa lunedì del presidente Claudio Graziano, omaggiato ieri alla camera ardente allestita al Celio anche dalla premier Giorgia Meloni -, al prezzo di sottoscrizione di 2,62 euro delle nuove azioni legate all’aumento di capitale, che incorporano uno sconto del 32,2% rispetto al cosiddetto Terp (vale a dire il prezzo teorico delle azioni dopo lo stacco del diritto di opzione relativo all’aumento) e per un massimo di 152.419.410 titoli, mentre il prezzo di esercizio dei warrant è stato fissato a 4,44 euro per ciascuna azione di compendio fino a un massimo di 22.414.615 warrant (e sconto di 14,9% rispetto al Terp).

Il controvalore complessivo dell’operazione

Il controvalore complessivo dell’offerta, si legge nel comunicato diramato dal cda poco dopo la mezzanotte di giovedì, sarà di 399.338.854,20 euro, mentre per i warrant l’asticella ammonterà a 99,520.890,60 euro. L’aumento partità, come detto, il 24 giugno per chiudersi l’11 luglio mentre i titoli saranno negoziabili fino al 5 dello stesso mese. La data di inizio di negoziazione dei warrant sarà decisa da Borsa Italiana con un apposito avviso.

L’impegno delle banche e di Cdp Equity

Contestualmente all’ok del cda, Fincantieri ha poi siglato il contratto di garanzia con il consorzio bancario (Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, Jefferies, Jp Morgan e Mediobanca, i joint global coordinator) che si è impegnato a sottoscrivere l’eventuale inoptato per un importo massimo di 113,5 milioni di euro, mentre, come noto, Cdp Equity, azionista di riferimento del gruppo cantieristico, sottoscriverà pro quota 295,8 milioni di euro dell’aumento di capitale.

Fonte: Il Sole 24 Ore