Fisco, per 500mila contribuenti parte la corsa per rientrare nella rottamazione: chi può fare richiesta e quando

Fisco, per 500mila contribuenti parte la corsa per rientrare nella rottamazione: chi può fare richiesta e quando

Per 500mila contribuenti si riapre la rottamazione quater. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2025 della legge di conversione (15/2025) del decreto Milleproroghe diventa operativa la possibilità per i contribuneti decaduti di risalire sul treno della definizione agevolata per saldare i propri debiti con il Fisco senza dover pagare sanzioni, interessi e aggi, laddove sono ancora dovuti. Attenzione, però, per usufruire della seconda chance offerta dal Milleproroghe cittadini e imprese interessati dovranno attendere la pubblicazione sul portale dell’agenzia Entrate Riscossione (Ader) del prospetto digitabile online con cui si potrà chiedere ottenere nuovamente l’adesione alla rottamazione quater.

Quando arriva il nuovo prospetto

L’emendamento approvato dalle Camere e ora entrato in vigore dal 25 febbraio concede ad Ader 20 giorni di tempo per rendere dipsonibile in nuovo form e consnetire così aigli oltre 500mila contribuenti potenzialmente interessati di essere riammessi alla rottamazione delel cartelle. Il termine, comunque non perentorio, scade così lunedì 17 marzo cadendo il 16 di domenica, ma con tutta probabilità l’agente pubblico della riscossione pubblicherà con largo anticipo il prospetto di adesione, magari subito dopo la scadenza di fine febbraio, della nuova rata della rottamazione quater. Ci potrebbe essere anche la possibilità che il form, come detto da compilare direttamente online, venga messo a disposizione una volta scaduti anche i 5 giorni di tollerabilità che la legge concede per le scadenze di pagamento delel rottamazioni e quindi dal 6 marzo in poi.

Chi può presentare l’istanza

Il rispescaggio dei contribuenti che hanno già aderito alla rottamazione quater è riservato a coloro che non hanno pagato una rata degli importi dovuti. Si tratta dei cosiddetti decaduti che hanno di fatto saltato un appuntamento alla cassa della rottamazione. La definizione agevolata attualmente in vigore, infatti, prevede il versamento in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023 o la ripartizione fino a un massimo di 18 rate da saldare in 5 anni. Di queste quelle scadute e che se non pagate aprono la porta al ripescaggio scadevano il 31 ottobre 2023, il 30 novembre 2023 e il 28 febbraio. Il governo aveva concesso una proroga per le prime rate fino al 15 marzo 2024, senza il pagamento di sanzioni. Le altre rate del 2024 scadevano il 31 maggio, con tolleranza fino al 5 giugno 2024, il 15 settembre (spostata rispetto all’originaria scadenza del 31 luglio 2024) e infine la sesta entro il 30 novembre, con tolleranza fino al 9 dicembre 2024. Occorre ora far bene attenzione perché, come detto, per rientrare nella rottamazione quater occorre non aver pagato una di queste rate. Non solo. Occorre ricordare anche che chi salta la scadenza della settima rata fissata per il 28 febbraio 2025 (con possibilità di arrivare fino al 5 marzo) non avrà diritto al ripescaggio, dunque resta fuori dalla nuova chance concessa dal Milleproroghe.

I termini per presentare la domanda

La legge di conversione del Milleproroghe prevede che le istanze di adesione per essere riammessi alla rottamazione quater siano presentate entro il 30 aprile 2025. Sempre entro la stessa data di fine aprile i contribuenti potranno integrare le dichiarazioni eventualmente presentate prima sempre per rientrare sul treno della definizione agevolata dei ruoli affidati all’agente pubblico della riscossione da gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Presentare la nuova domanda anche prima della scadenza del 30 aprile potrebbe costituire un vantaggio non di poco conto per i contribuenti decaduti. Dall’invio dell’istanza, infatti, l’agente pubblico della riscossione non potrà più procedere nei confronti del debitori con azioni esecutive come ad esempio il pignoramento del quinto dello stipendio, oggi tra gli strumenti più utilizzati da Ader.

Comunicazione entro il 30 giugno e alla cassa dal 31 luglio

Prima di tornare a pagare i debiti senza versare sanzioni, interessi e aggi, bisognerà attendere comunque la comunicazione da parte dell’agenzia Entrate-Riscossione delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, nonché quello delle singole rate. Il giorno e il mese di scadenza di ciascuna nuova rata saranno comunicati dall’agente della riscossione al debitore entro il 30 giugno 2025. Il rispecaggio avarà comunque il suo costo. A chi salirà di nuovo sulla rottamazione quater saranno applicati alle somme dovute gli interessi al tasso del 2% annuo a decorrere dal 1° novembre 2023. Il primo, o per chi vuole unico, pagamento delle somme dovute scadrà il 31 luglio 2025, mentre nei casi di rateizzazione dopo la prima del il 31 luglio, le altre scadranno il 30 novembre 2025 e le successive il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027.

Fonte: Il Sole 24 Ore