Fondazione di Sardegna, piano triennale di investimenti per 115 milioni di euro
L’attenzione è per i territori, con un piano triennale di investimenti da 115 milioni di euro e una previsione di erogazioni per il 2025 pari a 36,5 milioni di euro. Numeri contenuti nei documenti programmatici del 2025 e del piano pluriennale 2025-2027, approvati dal Comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna.
Sono i numeri contenuti nei documenti programmatici annuale e pluriennale della Fondazione di Sardegna, la fondazione bancaria all’ottavo posto nella classifica nazionale di cui ne fanno parte 80, con importanti partecipazioni nel fondo F2i, Bper banca e Cdp, guidata da giugno del 2022 dal presidente Giacomo Spissu.
Conferma della solidità patrimoniale
Con l’approvazione dei documenti, come sottolineano dalla Fondazione, «si conferma la solidità patrimoniale dell’ente e rafforza l’impegno verso una visione strategica delle risorse e una crescita costante della capacità erogativa». E proprio le risorse messe in campo sono considerate elemento fondamentale per il sostegno ai territori. Un modo per consentire una «migliore pianificazione delle risorse e la creazione di relazioni più solide con i beneficiari». Non fondi a pioggia ma risorse erogate in base a progetti accompagnati da attività di monitoraggio e valutazione delle iniziative sostenute «per garantire la massima efficacia delle risorse impiegate».
Visione a lungo termine
«La strategia della Fondazione di Sardegna si basa su una visione di lungo termine, dove la stabilità patrimoniale e la sostenibilità delle erogazioni si uniscono per generare un impatto duraturo e concreto sul territorio – sottolinea il presidente Giacomo Spissu –. L’obiettivo è che i progetti sostenuti non siano solo risposte a problemi e necessità contingenti, ma contribuiscano alla costruzione di una società più equa e inclusiva, offrendo maggiori opportunità. In questo modo la Fondazione vuole accompagnare, nei limiti delle risorse disponibili, le trasformazioni sociali ed economiche della Sardegna attraverso un percorso partecipato, stimolando lo sviluppo del capitale umano e culturale dell’isola». Quanto alla distribuzione delle risorse, i campi principali di intervento vanno dai dell’educazione, alla ricerca, continuando con la cultura, lo sviluppo locale e del volontariato. «In questo modo – continua Spissu – la Fondazione punta a ridurre i divari educativi e a promuovere l’innovazione e la coesione sociale».
I settori di intervento
Il piano approvato prevede un incremento delle risorse in tutti i settori di intervento per tutto il ciclo di programmazione fino al 2027, con un focus particolare sul settore dell’istruzione che si è concretizzato nel “Bando Scuola – Tech Education” e nel “Bando Scuola Bene Comune” dedicato ai patti educativi di Comunità.
Fonte: Il Sole 24 Ore