Fondi europei: al via il bando per 2.200 assunzioni nelle regioni del Sud

Fondi europei: al via il bando per 2.200 assunzioni nelle regioni del Sud

In arrivo 2.200 assunzioni nelle regioni del Mezzogiorno di professionisti specializzati per migliorare la capacità di utilizzo dei fondi europei. E’ stato pubblicato martedì sera sul portale del reclutamento della Pubblica amministrazione il bando per il concorso pubblico su base territoriale, per l’assunzione a tempo indeterminato di «personale non dirigenziale da inquadrare nel livello iniziale dell’area dei funzionari». Dei nuovi assunti, 71 saranno destinati al Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio, che dopo la riforma Fitto ha assorbito l’Agenzia per la Coesione, e gli altri 2.129 andranno a rafforzare la capacità amministrativa di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, le sette regioni italiane che in base ai criteri europei sono tra le meno sviluppate. Una quota di nuovi funzionari è destinata alle città metropolitane, alle province, alle unioni dei comuni e ai comuni di queste stesse Regioni.

Evitare l’errore del Pnrr

I costi per le nuove assunzioni saranno finanziati per i primi cinque anni dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) attraverso il programma nazionale Capacità per la coesione, una novità della programmazione 2021-27, voluto con determinazione dalla Commissione europea proprio con l’obiettivo di affrontare uno degli ostacoli principali nella gestione e nella spesa dei fondi strutturali europei, cioè la debolezza delle amministrazioni soprattutto a livello locale. Dopo il 2029, cioè alla chiusura della programmazione europea, i costi saranno a carico della contabilità nazionale. Imponendo l’assunzione a tempo indeterminato, Bruxelles punta ad evitare il ripetersi di quanto accaduto per le assunzioni a tempo determinato legate al Pnrr e bandi andati praticamente deserti.

I profili e le scadenze

Le candidature possono essere presentate attraverso il portale della Pa entro sette novembre.

Per più della metà dei nuovi assunti (37) destinati al Dipartimento per le politiche di coesione più della metà è richiesto il profilo di specialista giuridico legale finanziario; altri 10 dovranno essere specialisti di comunicazione e di sistemi di gestione e informatici; 5 specialisti del settore scientifico tecnologico con competenze statistiche e 19 specialisti di settore scientifico tecnologico con competenze tecniche.

Negli allegati al bando c’è il dettaglio delle assunzioni per profilo di specializzazione e per regione.

Fonte: Il Sole 24 Ore