Fondi pensione, a settembre in crescita adesioni, contributi, rendimenti e risorse

Fondi pensione, a settembre in crescita adesioni, contributi, rendimenti e risorse

Una crescita delle adesioni del 3,3%, dei contributi incassati del 7,9%, delle risorse destinate alle prestazioni del 6,1% e dei rendimenti. Che in media hanno toccato l’8,9% nei fondi pensione negoziali, il 9,6% in quelli aperti e il 10,3% nei Pip (Piani individuali pensionistici). L’ultima rilevazione della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, aggiornata al 30 settembre 2024, conferma, e anzi rafforza, l’andamento positivo della previdenza integrativa nel corso del 2024 e nel confronto con i risultati del 2023.

Adesioni a quota 11 milioni per 9,880 milioni di iscritti

Nei primi nove mesi di quest’anno le “posizioni in essere” delle forme complementari hanno raggiunto gli 11 milioni, il 3,3% in più rispetto alla fine dello scorso dicembre. Un bacino che, ricorda la Covip, include anche chi aderisce contemporaneamente a più forme, per un totale di 9,880 milioni di iscritti. L’Authority fa notare che le adesioni sono aumentate del 5,1% (nel complesso 4,223 milioni) e che a contribuire maggiormente a questa crescita «sono ancora il fondo rivolto al settore edile (+98.600 posizioni), destinatario dell’adesione contrattuale di lavoratori attraverso il versamento di un contributo, ancorché di importo modesto, a carico del solo datore di lavoro, e il fondo del pubblico impiego (+28.600 posizioni)».

In nove mesi raccolti contributi per 10,5 miliardi

Significativa è anche la crescita dei contributi. Tra gennaio e settembre del 2024 fondi negoziali, fondi aperti e Pip hanno raccolto nel complesso 10,5 miliardi, facendo registrare un +7,9% sul corrispondente periodo dello scorso. L’incremento più sostenuto è quello evidenziato dai fondi aperti (+9,7%).

Le risorse destinate alle prestazioni arrivano a 238 miliardi: +6,1%

Il totale delle risorse destinate alle prestazioni è arrivato a 238 miliardi di euro, con una lievitazione del 6,1% rispetto ai 224,4 miliardi di fine 2023. La Covip afferma che per circa tre quinti l’incremento è dipeso dall’aumento dei corsi dei titoli in portafoglio; il resto è dovuto ai flussi contributivi al netto delle uscite. L’attivo netto è di 73,5 miliardi nei fondi negoziali (+8,3% nel raffronto con lo scorso anno), di 36,1 miliardi nei fondi aperti (10,8%) e di 53 miliardi nei Pip (6,1%).

La Covip: positivo l’andamento dei rendimenti

L’Authority sottolinea che nei primi nove mesi del 2024 i risultati delle forme di previdenza complementare «si confermano positivi, con valori più elevati per le gestioni con una maggiore esposizione azionaria». In particolare, per i comparti azionari sono stati riscontrati rendimenti medi pari all’8,9% nei fondi negoziali, al 9,6% in quelli aperti e al 10,3% nei Pip. Nelle linee bilanciate i risultati registrati sono in media pari al 5,8% nei fondi negoziali, al 6,2% nei fondi aperti e al 5,7% nei Pip. L’Authority aggiunge che «rendimenti medi inferiori, ma comunque positivi, si rilevano per i comparti obbligazionari e garantiti».

Fonte: Il Sole 24 Ore