Formula 1, il Qatar è ancora di Verstappen. Leclerc sul podio davanti a Piastri
A Doha è andata in scena la ventitreesima prova del 2024 e altro non si può definire che pazzesca, disordinata, non particolarmente regolare: d’altra parte il direttore di gara è stato recentemente ‘silurato’ e se ne sono viste di tutti i colori. Nei media non scritti direbbero una domenica davvero incasinata, di qualità altalenante per colpa proprio di una direzione sportiva severa e molto criticabile. Il risultato è comunque di una meritata e quasi indisturbata vittoria per Verstappen, che ha molto presto saputo conquistarsi la prima posizione, da dove fra l’altro pensava di dover partire grazie alla pole position di ieri, poi retrocesso per aver guidato un po’ troppo lentamente davanti a un rivale diretto.
Ma il neo quattro volte campione del mondo è stato perentorio sin dal via. È riuscito a gestire bene le fasi di partenza e ripartenza da safety car: ben tre interruzioni che hanno ribaltato più volte le strategie e le aspettative dei team, con delusi eccellenti come Russell che a un certo punto ha perfino dimenticato di non avere più scorta della mescola che riteneva ideale per finire i 57 giri.
Mondiale costruttori riaperto
La minaccia principale alla leadership di Max, Lando Norris, ha dovuto patire una penalità di 10 secondi per eccesso di velocità sotto bandiera gialla. Un grave errore dell’inglese che, non alzando il piede al momento giusto, ha fatto perdere dei punti preziosissimi alla sua squadra, mettendo un’enorme pressione per l’ultima prova di Abu Dhabi fra pochi giorni. E così sul podio c’è andato Leclerc, davanti un Piastri sempre più concreto, anche se tardivo. Vero che ieri ha vinto la gara Sprint, ma anche lui nell’arco della stagione è stato troppo altalenante, come Norris. Fra una settimana si tireranno le somme e, considerando che la McLaren sembra tuttora la migliore monoposto a partire dall’estate scorsa, si capirà se, dopo aver perso il mondiale piloti, riusciranno o meno a perdere anche quello costruttori a favore della Ferrari.
Comunque nel week-end pazzesco in Qatar, già ieri la Sprint aveva dato molto da pensare ai residui sogni Ferrari per la classifica ambita a Maranello. Con la vittoria di Piastri e i punti dei rivali McLaren, il gap nel prestigioso mondiale marche era ulteriormente allungato. Inoltre, poche ore dopo, grazie a una splendida qualifica di Verstappen (poi retrocesso a favore di Russell) ed entrambe le monoposto arancioni migliori delle rosse di Leclerc (quinto) e Sainz (settimo, dietro ad Hamilton) ha ulteriormente frenato attori, sostenitori e scommettitori: la missione da ardua stava diventando quasi impossibile. Invece oggi, con le unghie e con i denti si riesce a rinviare l’incoronazione delle marche nell’unica classifica ancora aperta.
Peraltro si poteva anche far di meglio, ma la cattiva gestione gara ha purtroppo indotto in errore un pilota a frantumare uno specchietto perso nel rettilineo da un collega per colpa di una lenta reazione a deviare i concorrenti in pit-lane. Leggerezza imperdonabile che ha causato più di una foratura, inclusa quella eccellente di Sainz, il quale, doppiamente sfortunato per via di un ritardo nella sostituzione della gomma da parte dei meccanici, ha bruciato la possibilità di mettere un’altra Ferrari davanti a Norris e accumulare più punti utili. Ci riproveranno ancora ad Abu Dhabi, una pista dove Leclerc non ha mai vinto: arrivare in cima sarebbe una vera gioia per i tifosi rossi, visto che a fianco del tracciato c’è proprio un grande parco giochi tematico il cui logo del cavallino rampante sul tetto è talmente grande da essere riconoscibile anche dai satelliti.
Fonte: Il Sole 24 Ore