Forte come una nazione: Lombardia al decimo posto per Pil tra i paesi Ue

Davanti all’Austria, ad una incollatura dall’Irlanda. Quando si ragiona di Lombardia e del suo ruolo nel panorama internazionale, l’espressione “motore d’Europa” non è affatto una forzatura.

Parliamo di un territorio il cui prodotto interno lordo, 481 miliardi di euro, si posiziona al decimo posto in Europa: non tra le regioni ma prendendo in considerazione i singoli Stati.

I dati presentati da Assolombarda nell’assemblea annuale svolta all’Università Bocconi ed elaborati in collaborazione con la Fondazione Edison diretta da Marco Fortis, tracciano il profilo di un territorio “pesante” in termini economici (vale quanto Grecia e Portogallo messi insieme) ma anche e soprattutto dinamico rispetto ai partner. Guardando infatti alla reazione post-Covid, alla crescita 2019-2023, si osserva per la Lombardia un balzo in termini di Pil del 6,7%. Due punti oltre la media italiana, quasi il doppio rispetto alla pur dinamica Spagna, quasi tre volte tanto nei confronti della Francia. Con una distanza siderale rispetto a Berlino, inchiodata in una recessione che consente un bilancio positivo di appena mezzo punto percentuale in quattro anni. Situazione, quella del Prodotto interno lordo in valore assoluto, che non cambia prendendo in esame i valori pro-capite: anche in questo caso la Lombardia è stata in grado di fare meglio della media nazionale e delle principali economie continentali.

Se l’Italia può presentarsi nelle parti alte della classifica (è terza in Europa per livello di Pil e valore aggiunto industriale), lo deve dunque anzitutto alla forza di questo territorio, con le province rappresentate da Assolombarda (oltre a Milano anche Monza-Brianza, Lodi e Pavia), a valere da sole il 13% del prodotto intero lordo nazionale, ( e il 58% di quello lombardo) quota non dissimile sia guardando al comparto dell’industria (12%), che a quello dei servizi (14%).

Lombardia che se fosse uno Stato potrebbe dunque serenamente sedersi “da pari” ad ogni tavolo negoziale, forte di un decimo posto europeo sia in termini di Prodotto interno lordo che di Pil pro capite, valore aggiunto per persona che con riferimento alla sola industria arriva addirittura alla quinta posizione europea, alle spalle soltanto di Irlanda, Danimarca, Germania e Austria. Ma ben oltre i risultati di Francia, Svezia, Finlandia e Paesi Bassi, ad un livello doppio rispetto alla Spagna.

Fonte: Il Sole 24 Ore