Francia, i socialisti non votano la sfiducia chiesta dalle sinistre

Francia, i socialisti non votano la sfiducia chiesta dalle sinistre

Non è un impegno. La decisione, sofferta, difficile dei socialisti di non votare la censure al governo proposta dagli altri partiti di sinistra segna però una rottura del Nouveau Front Populaire (Nfp), il cartello elettorale delle sinistre. La decisione è stata presa dal bureau del partito, al terzo incontro da mercoledì sera, con 53 voti a favore e 10 contro.

La censure non aveva in ogni caso chance di essere approvata. Ha ottenuto 131 voti, rispetto ai 288 necessari per far cadere il governo. Anche se i socialisti avessero votato, avrebbe ottenuto 197 voti. Non ha partecipato infatti la destra radicale, che ha deciso di astenersi.

Il segretario generale del Parti socialiste, Olivier Faure, ha detto di «essere aperto ai compromessi», pur avvertendo che una censure è «possibile in qualsiasi momento», perché il partito «resta all’opposizione»: «Abbiamo scelto di evitare la politica del tanto peggio tanto meglio», ha aggiunto. Le molte concessioni del primo ministro François Bayrou hanno però lasciato il segno, dopo i numerosi colloqui dei giorni scorsi.

Il governo aprirà venerdì le consultazioni con le parti sociali per individuare, se possibile, una riforma alternativa delle pensioni che permetta di centrare in ogni caso gli obiettivi finanziari, che saranno rivisti dopo una rapida analisi, che comunque prenderà qualche settimana, della Corte del Conti. L’idea è quella di concludere i colloqui entro tre mesi e di riversare le proposte, se possibile in un disegno di legge.

Non solo: sarà mantenuto quello che resta dell’ l’imposta sulle fortune. Il numero degli insegnanti non sarà ridotto di 4mila unità, come era stato annunciato, anche se Bayrou ritiene che i posti vuori non saranno tutti ricoperti perché mancano candidati. Sono state confermate in Finanziaria, inoltre, le misure a favore delle abitazioni, a cominciare dai tassi zero per l’acquisto della prima casa.

Fonte: Il Sole 24 Ore