Francia, il nuovo governo: Retailleau confermato agli Interni, Lombard all’Economia

Francia, il nuovo governo: Retailleau confermato agli Interni, Lombard all’Economia

Come da tradizione, il segretario generale dell’Eliseo Alexis Kohler ha annunciato i componenti del governo francese, presieduto dal primo ministro Francois Bayrou. È il quarto governo della Francia in appena un anno.

Bruno Retailleau confermato ministro dell’Interno, Jean-Noel Barrot confermato ministro degli Esteri. Eric Lombard, direttore generale della Cassa dei depositi e prestiti è stato nominato ministro dell’economia. L’ex prima ministra francese, Elisabeth Borne, è stata nominata ministra dell’Istruzione. Alla Giustizia Gérald Darmanin.

Il premier francese François Bayrou ha annunciato in una lettera ai ministri del governo uscente di aver «cercato di trovare nuovi equilibri», e di aver voluto un governo «più compatto» del precedente. «Questo governo non potrà riprodurre quello precedente. Ho cercato di trovare un nuovo equilibrio», ha scritto.

Un compito difficile

Designato il 13 dicembre scorso, il neo premier Francois Bayrou si era impegnato a formare la nuova squadra prima di Natale. Prima degli annunci, il capo del governo, 73 anni, si è recato all’unità interministeriale di crisi, a due passi dall’Eliseo, per fare il punto sulla situazione a Mayotte. Bayou è stato nominato da Emmanuel Macron al termine di complesse consultazioni per trovare un successore all’ex premier, Michel Barnier, il cui governo è stato sfiduciato il 4 dicembre dall’inconsueta unione tra i deputati del Rassemblement National (estrema destra) e della France Insoumise (estrema sinistra), dopo soli 3 mesi a Matignon.

Coetaneo di Barnier ma meno a destra politicamente, il centrista Bayrou è il sesto capo del governo dalla prima elezione di Macron all’Eliseo, nel 2017 e il quarto per il solo 2024. Segno, quest’ultimo, di un’instabilità politica che la Francia non viveva da decenni. Come per Barnier, anche per Bayrou la strada è incerta e piena di incognite, con un’Assemblea nazionale (equivalente parigino della Camera dei deputati) perfettamente spaccata in tre blocchi senza maggioranza (alleanza di sinistra, macroniani e centristi, estrema destra).

Fonte: Il Sole 24 Ore