
Francia, Le Pen alla sua piazza: «Non mollerò di un centimetro»
In videoconferenza con Matteo Salvini al congresso della Lega a Firenze, Marine Le Pen ha rivendicato una lotta “pacifica e democratica” che prende l’esempio addirittura “da Martin Luther King”.
Più tardi, dalla place Vauban davanti agli Invalides, dove si erano riunite alcune migliaia di suoi sostenitori contrari alla condanna all’ineleggibilità, ha poi invocato i “diritti civili dei francesi” che sarebbero stati violati dalla sentenza, paragonando il suo caso a quello del dissidente russo Alexei Navalny.
Gli ha risposto, dall’altra piazza parigina, quella macroniana, Gabriel Attal: “Signora Le Pen, lei non è Alexei Navalny. Lei è uno dei complici del suo boia”.
Le Pen ha detto che quella contro di lei “è una caccia all’uomo politica”, i giudici “mi hanno aggiunto ai loro trofei di caccia”. “Non esito a sottolineare la dimensione politica nel processo che ci viene fatto. Non si tratta di una sentenza giudiziaria. Si tratta di una sentenza politica!”, ha detto davanti a circa 10.000 persone, secondo un conteggio del presidente del partito, Jordan Bardella.
La stessa Le Pen ha affermato che una petizione di sostegno alla sua candidatura alle presidenziali del 2027 ha raggiunto le 500.000 firme. “Se rubi, poi paghi!”, gli ha di nuovo replicato, a qualche chilometro di distanza, Attal, ex premier e ora capo del partito Renaissance (i macroniani), che – davanti ai sostenitori fra i quali l’attuale primo ministro François Bayrou e l’ex premier Edouard Philippe – ha ricordato che l’istruttoria sul reato che ha portato alla sentenza è durata 10 anni: “Marine Le Pen e il Rassemblement National – ha detto – sono stati riconosciuti colpevoli di essersi appropriati di milioni di euro delle nostre tasse”.
Fonte: Il Sole 24 Ore