Frutta e verdura biologica, nuovo polo dall’accordo tra Agribologna e Bia
Nasce un nuovo polo del biologico. A inaugurarlo è l’accordo strategico siglato tra due consorzi leader dell’ortofrutta: Agribologna e Bia, che è anche primo produttore di biologico in Italia. La partnership punta a una integrazione sul fronte della produzione agricola e logistico-gestionale, con l’obiettivo di posizionarsi ai vertici del comparto, in linea con i principali player di riferimento.
Protagonisti nel biologico e non solo
Il Consorzio Agribologna (un fatturato, stimato per il 2020 a 190 milioni – totale gruppo) è fra i pionieri dell’agricoltura integrata a livello nazionale, con sempre nuovi progetti di ricerca e sviluppo e ha di recente convertito oltre 120 ettari a coltivazione biologica.
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Il Consorzio Bia (12 aziende agricole con 3mila ettari di produzione biologica di cui 385 ettari in serra, 17 stabilimenti dislocati in sette regioni italiane) costituisce la prima piattaforma italiana di produzione di prodotti ortofrutticoli biologici, e da sempre si dedica esclusivamente a questo comparto e alla sua commercializzazione. Il fatturato consolidato dei dodici soci del consorzio Bia supera gli ottanta milioni di euro solo di produzione biologica e la loro dislocazione territoriale consente di coprire pressoché tutte le produzioni tipiche delle più importanti regioni italiane dalla Sicilia al Trentino-Alto Adige passando anche per la Sardegna
L’accordo tra i due player arriva in una fase di grande fortuna per il biologico, cresciuto del 4,4% nell’ultimo anno (dati Ismea-Sinab, giugno 2020) e con prospettive di ulteriore crescita per il futuro, anche a breve e medio termine.
I tre pilastri dell’accordo
Alla base della partnership, una visione e un’identità comuni ai due consorzi, che poggia su tre pilastri: sostenibilità ambientale e sociale, relazioni con i soci produttori, modelli di gestione ed efficienza nell’organizzazione commerciale.
Fonte: Il Sole 24 Ore