Furti, Lega deposita disegno di legge «blocca ladri»: in carcere senza sconti chi ruba nelle case

Furti, Lega deposita disegno di legge «blocca ladri»: in carcere senza sconti chi ruba nelle case

La Lega promuove una «norma blocca ladri», con «inasprimento delle pene per garantire la galera senza sconti ai malviventi che rubano nelle case degli italiani». Lo comunica il Carroccio, sottolineando, che «oggi, per una serie di attenuanti o sconti, i criminali possono evitare il carcere e questa condizione attira in Italia anche malviventi dall’estero che possono contare su norme più tolleranti. La Lega ha già depositato un ddl ed è pronta anche a inserirlo in un primo provvedimento ad hoc».

Furti in abitazione in crescita

Il disegno di legge (primo firmatario Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato e segretario del Carroccio in Lombardia), nella relazione illustrativa, registra come in base ai dati Istat «sia continua la tendenza della crescita dei reati predatori». Nel 2023, le vittime di furti in abitazione «sono state l’8,3 per 1.000 famiglie (erano il 7,6 nel 2022); sono state vittime di borseggi 5,1 persone ogni 1.000 abitanti (erano 4,6 nel 2022)». Con la cronaca nera di tutte le province italiane «oramai quasi quotidianamente impegnata nel racconto di furti in abitazione, che a volte avvengono anche con le persone presenti in casa». E’ di oggi la notizia della rapina nella notte nella villa di Maria Sole Agnelli, sorella dell’avvocato Gianni Agnelli, a Torrimpietra, vicino a Roma.

 «Per la maggior parte dei cittadini – è il ragionamento del Carroccio – la casa riflette anche la propria personalità; essa è percepita come un luogo confortevole e sicuro. E lo Stato ha il compito di garantirne l’inviolabilità». Di qui una necessità: «La risposta al grido di aiuto dai cittadini deve arrivare in tempi rapidi».

Pene inasprite

«Nel 2019 con la legge n.36, cosiddetta “Legittima difesa”, il Governo apportò un inasprimento delle pene, in particolare all’articolo 624-bis del codice penale, relativo al furto in abitazione e al furto con strappo». Ma «oggi – si legge ancora nella relazione illustrativa del provvedimento – si sente la necessità di intervenire nuovamente aumentando le pene previste per questi reati, non solo come deterrente per chi li commette, ma anche perché i cittadini sentano la protezione dello Stato nei loro confronti e nei confronti della loro proprietà». La pena (attualmente da quattro a sette anni) è innalzata perciò da un minimo di sei a un massimo di otto anni (fino a un massimo di dieci anni in caso di aggravanti)

Arresto in flagranza differita esteso al reato di furto in abitazione

Con il disegno di legge, infine, si estende l’arresto in flagranza differita, previsto dall’articolo 382-bis del codice di procedura penale, anche al reato di furto in abitazione previsto dal comma 1 dell’articolo 624-bis del codice penale, ovvero «si propone di considerare in stato di flagranza chi, sulla base di documentazione video fotografica o di altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, abbia compiuto un furto in una abitazione, sempre che l’arresto sia compiuto entro le quarantotto ore dal fatto».

Fonte: Il Sole 24 Ore