G7, per la Puglia occasione di riscatto
«La parola ora al campo». Luigi Carnevale, il prefetto di Brindisi da meno di due mesi alla guida dell’ufficio territoriale di Governo più direttamente coinvolto nella gestione del G7, sa di essere saltato su un treno in corsa, «da portare alla stazione di destinazione». Il suo arrivo a Brindisi non è stato casuale: dalla sua ha l’esperienza di 4 anni alla guida del dipartimento della Polizia di Stato in Vaticano nella gestione dei grandi eventi in piazza San Pietro, funerali del Papa Ratzinger compreso. Qui però, per il summit di Borgo Egnazia, c’è una complicanza in più, è diverso. «Il summit non ha precedenti specifici in Italia – dice il prefetto che ha un ruolo centrale in fatto di ordine e sicurezza pubblica – Certo si tratta di aree diverse rispetto ai grandi eventi in Vaticano. Lì è area urbana, in città, qui è turistica con questo grande resort circondato da appezzamenti di terreni, attività agricole in corso ed altre attività ricettive». La complicanza – come la chiama – si chiama viabilità rurale, stretta, tortuosa, sia pure immersa nel verde degli ulivi della campagna fasanese e al centro di interventi infrastrutturali per 4 milioni di euro della provincia di Brindisi e del comune di Fasano. Si chiama sicurezza che va per per aree rossissime con intorno anche zone cuscinetto non completamente rosse, tendenti all’arancione. Si chiama gestione blindata dei trasferimenti dei Capi di Stato e di Governo e delle delegazioni coinvolte nei lavori del vertice da e per Borgo Egnazia e da e per gli scali di Brindisi e Grottaglie, trasferimenti resi possibili da 13 elisuperficie realizzate, ex novo, dall’Aeronautica Militare, e affacciate sul mare della frazione di Savelletri, a parte quella più contigua al resort scelto per il vertice. A vigilare sullo svolgimento ordinato del summit con controlli per terra, mare e cielo ci sono poco meno di 10.000 tra poliziotti, carabinieri, finanzieri, militari di Esercito, Aeronautica e Marina. Ci sono anche le forze di Protezione Civile con i Vigili del Fuoco e poi il personale sanitario. E ancora sicurezza cibernetica e delle comunicazioni garantita dal ministero della Difesa. Insomma un sistema Paese messo alla prova che ha mostrato -spiega il prefetto- «grande coesione nel corso della preparazione e pianificazione di queste misure, una grande partecipazione, in Puglia, di enti locali, Presidente della regione, comuni di Fasano e Brindisi con una grande disponibilità a superare gli ostacoli che pure c’erano».
Forze dell’ordine e logistica
Più o meno superate anche le difficoltà delle ultime ore, come quelle della logistica del personale dello Forze dell’Ordine dislocato in parte -fino a 2500 persone – nella nave greca Mykonos Magic, posta sotto sequestro dalla Squadra Mobile di Brindisi, per carenze igieniche (insomma si finirà in tribunale) e poi dirottati su un’altra nave traghetto, la Gnv Azzurra, noleggiata dal ministero degli Interni, arrivata nel porto di Brindisi dove rimarrà fino al 17 giugno. Mentre altro personale è stato destinato a strutture ricettive delle 3 provincie salentine. «Siamo riusciti a sistemare tutti, ma non nelle zone limitrofe al resort per oggettiva carenza di offerta alberghiera, perchè se fosse stato possibile lo avremmo fatto dall’inizio. E ci simao spinti fino a Foggia rimodulando i servizi per cui chi sta lì lavorerà su Bari, e quindi abbiamo rimescolato le carte e siamo stati capaci di farlo in due giorni».
Proteste
Proteste e black bloc alle viste? Sono arrivate richieste di manifestazioni da parte di associazioni e gruppi antagonisti del G7 , ma «al momento non destano allarme sotto il profilo della tenuta dell’ordine pubblico».
Il G7 occasione di riscatto
Per questa terra è un’occasione di riscatto, una vetrina eccezionale che non sarà compromessa dalla polemica della Cnn sulla Puglia definita terra mafiosa che ospita il G7 . «Spiace per questo intento sicuramente denigratorio.La situazione è completamente cambiata rispetto al passato- dice Carnevale, che 27 anni fa guidava la squadra mobile di Brindisi e ha memoria dei contrabbandieri che sbarcavano le sigarette sulla costa, sfruttano l’immigrazione albanese clandestina, bloccavano le strade con i chiodi per fermare i controlli e gli inseguimenti delle forse dell’ordine. Qua hanno cominciato a trasportare illegalemnte questi immigrati clandestini, adesso sbarcano i vertici del G7». Il peso della Sacra Corona Unita è cambiato, anche e ci sono ancora fenomeni malavitosi che vanno «controllati e ostacolati al meglio».
Cena di gala al Castello Svevo di Brindisi e controcena
Mercoledì 12 giugno la cena offerta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai Capi di Stato e di Governo (menù dello chef Vincenzo Elia). Tutto negli spazi del castello svevo di Brindisi gestito dalla Marina Militare. Un’altra cena ma non dei Grandi, ma dei Poveri a Masserie Refrigerio, a Costa Merlata, a Marina di Ostuni (65 posti prenotati dicono gli organizzatori). Una sorta di controcanto insomma. Dopo la cena al castello i trasferimenti a Borgo Egnazia, uno dei 50 borgi più esclusivi al mondo, 16 ettari di verde con case in pietra e piazzetta per le feste.
Fonte: Il Sole 24 Ore