Gasdotto Tap, crepa sottomarina. L’azienda: nessun pericolo, al via la manutenzione

Gasdotto Tap, crepa sottomarina. L’azienda: nessun pericolo, al via la manutenzione

La copertura in cemento del tubo del gasdotto Tap, che si trova diversi chilometri sott’acqua, è danneggiata in un punto da una crepa ma – a quanto si apprende da fonti della multinazionale – non ci sarebbero pericoli perché il tubo del metanodotto è intatto e non rischia di rompersi, e quindi non sarebbero possibili fuoriuscite di gas.

Al via la manutenzione ordinaria

Il Tap è il gasdotto che porta metano dall’Azerbaijan all’Italia, approdando sulle coste di Melendugno, in provincia di Lecce. Le stesse fonti riferiscono che nei prossimi mesi è prevista un’attività di manutenzione ordinaria.

L’esclusione della valutazione di impatto ambientale

A quanto si apprende, per l’attività di manutenzione ordinaria Tap ha chiesto al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di valutare l’esclusione della Via, ovvero della procedura di valutazione d’impatto ambientale, in quanto l’azienda ritiene che sia già sufficiente la precedente Via già rilasciata. Su questa richiesta è attesa la risposta del ministero.

Sindaco Melendugno: nessun allarme

«Mi sono informato, non c’è nessun allarme. Si tratta di una normale manutenzione che faranno ed è tutto sotto controllo: questo mi è stato riferito». Così all’Ansa il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, in riferimento a eventuali rischi legati alla crepa che si è creata nella copertura cementizia del gasdotto Tap. «Ritengo – prosegue – che non si dovrebbero creare allarmismi inutili come sono stati fatti in passato». «Hanno tutto sotto controllo, per quello che mi è stato detto. Sono abbastanza fiducioso», conclude.

Il progetto di potenziamento

Lo scorso settembre l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, ha confermato il progetto di aumentare la capacità del Tap di «1,2 miliardi di metri cubi da qui al 2026».

Fonte: Il Sole 24 Ore