Generali, 7 miliardi di dividendi al 2027
Dalla crescita all’eccellenza. Generali ha svelato le nuove linee guida al 2027 contenute nel piano “Lifetime Partner 27: Driving Excellence” che punta a garantire maggiori cedole ai soci (prevista una crescita a doppia cifra) e un buy back più rotondo come conseguenza di «ambiziosi target» di sviluppo. Un accenno anche all’intesa con Natixis comunicata nelle settimane scorse e definita come «un’opportunità unica e trasformativa per accelerare il percorso strategico del business».
I numeri
Centrali sono evidentemente i nuovi obiettivi che puntano a un aumento dell’ utile per azione in una fascia compresa tra l’8 e il 10%. Ciò affiancato da una generazione di cassa di 11 miliardi di flussi cumulati supportati da circa 14 miliardi di rimesse dalle controllate (2022 – 24 erano state pari a 11,5 miliardi); inoltre, il gruppo punterà a una generazione normalizzata di capitale superiore a 14 miliardi da qui al 2027 contro i precedenti 13 miliardi. Abbastanza per garantire un tasso di incremento del dividendo per azione superiore al 10%. Il che dovrebbe assicurare nell’arco di piano 7 miliardi in tutto di cedole, in aumento del 30% rispetto alle linee guida precedenti. Oltre 3 miliardi saranno poi destinati a piani di riacquisto di azioni proprie ed altre modalità di allocazione del capitale, per esempio alle operazioni di M&A. In particolare, Generali si è impegnata al riacquisto di azioni proprie per almeno 1,5 miliardi nell’arco di piano, di cui 500 milioni da avviare già nel corso del 2025. In questo contesto, «il gruppo valuterà le opportunità di M&A con un approccio rigoroso e disciplinato, confrontando inoltre ogni potenziale operazione con i piani di riacquisto di azioni proprie. L’allocazione interna di capitale a supporto della crescita del business e di iniziative strategiche è attesa tra 0,5 e 0,7 miliardi». Tra gli indicatori chiave aggiuntivi atteso poi un incremento dei premi lordi nel Danni maggiore al 6% (CAGR nel periodo 2024 prev. – 2027), un undiscounted combined ratio al 94,5% al 2027 e una raccolta netta nel Vita compresa tra 25 e 30 miliardi con un New Business Margin al 6% al 2027.
Priorità strategiche
Eccellenza nella relazione con i clienti, nelle competenze core e nel modello operativo saranno le priorità strategiche del gruppo in questo piano che conta di fare leva sulle potenzialità delle sue persone, sull’AI e i dati, e sulla sostenibilità. «Generali supporterà l’ulteriore sviluppo delle sue persone migliorando le competenze tecniche per guidare l’innovazione e l’efficienza a livello di gruppo, arricchendo al contempo, con i più aggiornati strumenti di AI e di dati, la solida rete di distribuzione guidata dagli agenti di Generali. Il Gruppo prosegue nel suo impegno nella sostenibilità, con nuovi target ambientali e obiettivi di investimento», ha sottolineato la società.
Parla Donnet
In scia a quanto comunicato il ceo di Generali, Philippe Donnet, ha sottolineato: «Generali ha raggiunto e superato con successo gli obiettivi finanziari del nostro piano ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ pur in un complesso contesto a livello globale. Intendiamo ora accelerare il perseguimento dell’eccellenza con l’obiettivo di guidare un’ulteriore crescita degli utili e della generazione di cassa. Grazie al nostro piano ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence’ miglioreremo ulteriormente l’eccellenza nelle nostre relazioni con i clienti, nel nostro modello operativo di Gruppo e nelle nostre competenze chiave. Investiremo in AI, nuove tecnologie e nella formazione delle nostre persone per cogliere le opportunità che derivano dai trend emergenti, dalle aspettative dei clienti in continuo cambiamento e da un contesto di mercato in rapida evoluzione. La combinazione della nostra leadership nel settore Danni e Vita con la nostra piattaforma globale di Asset Management – che potrebbe ulteriormente essere trasformata dalla nostra proposta di partnership con BPCE – rappresenta un potente fattore distintivo che può creare significativo valore». Ovviamente per tutti gli stakholders.
Fonte: Il Sole 24 Ore