George Santos: tutti gli scandali del deputato Usa che hanno scioccato l’America

La storia è rocambolesca. Un intreccio tra sete di fama e potere, vanità e avidità, scandali piccoli e grandi che hanno adesso fatto calare il sipario su un caso scioccante anche per una politica americana abituata a personaggi – fino a Donald Trump – flamboyant e con lunghe code di accuse e controversie.

Proviamo, allora, a raccontarla dalla fine. “Andate al diavolo”, ha detto stizzito George Santos, deputato repubblicano dello stato di New York, rivolto ai colleghi che, venerdì primo dicembre, lo avevano appena defenestrato dal Congresso. Ma al diavolo, o quantomeno fuori all’aula, la Camera americana ha appunto spedito Santos, inseguito da incriminazioni e da un devastante rapporto etico del Parlamento che mette in luce un elenco talmente lungo di violazioni, menzogne, furti e corruzione da passare alla storia.

A nulla, o almeno a non abbastanza, sono servite le sue profferte di innocenza. Anche numerosi repubblicani, accanto a quasi tutti i democratici, hanno votato per un’espulsione che fa storia: è solo la sesta negli annali di Capitol Hill e la prima avvenuta senza una precedente condanna in tribunale o, risalendo all’epoca post-guerra civile, per un sostegno alla Confederazione.

Non propri tutti, tra i repubblicani, hanno liquidato Santos: la leadership conservatrice a cominciare dal nuovo Speaker della Camera Mike Johnson, paladino di ideologie dell’ultra-destra religiosa ma anche prosaico custode d’una risicata maggioranza di quattro seggi ora pericolosamente ridotta a tre, si era in realtà schierata per salvarlo in extremis. Per votare contro l’espulsione e rinviare tutto a dopo che Santos avesse concluso iter di processi e appalli in tribunale per i 23 reati federali dei quali è accusato.

Alla fine, però, 105 repubblicani contro 112 hanno disertato le raccomandazioni dei capi del partito. E hanno gonfiato la maggioranza per l’espulsione a 311, superando di slancio la soglia minimi dei due terzi dei deputati necessaria a metterla in atto e a guadagnarsi l’andate al diavolo del politico adesso spodestato.

Fonte: Il Sole 24 Ore