Germania, perché il mercato torna a puntare sulle Pmi dopo le elezioni

Germania, perché il mercato torna a puntare sulle Pmi dopo le elezioni

L’esito delle elezioni tedesche e in particolare i tempi stretti che sembrano profilarsi per la creazione di un governo guidato dal leader della coalizione Cdu/Csu, Friedrich Merz, offrono ulteriore spinta alla Borsa di Francoforte. Nonostante l’euforia iniziale, che aveva portato i guadagni a superare l’1%, si sia poi in parte smorzata, l’indice Dax ha infatti chiuso lunedì in rialzo dello 0,62% e può riprendere la marcia verso nuovi massimi storici.

Il risultato emerso delle urne finisce però anche per rilanciare l’indice MDax, quello che misura l’andamento delle società a media capitalizzazione tedesche e che torna dopo un lungo periodo a sopravanzare il resto del listino con uno scatto in avanti dell’1,52 per cento. Proprio questo sembra in fondo il segnale più interessante fornito nell’immediato dagli investitori, che confidano in una svolta politica in grado di fornire alla ex-locomotiva d’Europa il carburante per ripartire.

Il paradosso della Borsa di Francoforte

L’apparente paradosso della Borsa di Francoforte e del suo Dax capace di macinare un record dopo l’altro, nonostante la Germania versi in stato di recessione ormai da due anni, è stato infatti spiegato con un’esposizione tutto sommato limitata delle imprese che compongono l’indice principale nei confronti dell’economia nazionale e orientata invece all’80% verso i mercati internazionali. La crisi si è fatta invece sentire sul resto del listino, più legata alla crescita (o in questo caso decrescita) del Pil tedesco e in grado quindi di offrire una rappresentazione più reale del Paese.

Anche per questo motivo, negli ultimi tre anni l’indice MDax aveva accusato fino a venerdì scorso una perdita complessiva attorno al 20 per cento. Risultato, questo, decisamente agli antipodi rispetto al +40% del Dax 30, ma anche nettamente inferiore a quello dei titoli a media capitalizzazione europei e sintetizzato da quell’EuroStoxx Mid-Cap che, pur soffrendo, viaggia al momento su valori superiori del 5% rispetto alla fine del 2021.

L’ora della riscossa per una serie di azioni finite ai margini delle scelte degli investitori sembrerebbe però alle porte. «Se un governo di coalizione dovesse formarsi rapidamente e attuare riforme favorevoli al mercato, sarebbe l’MDax a trarre i maggiori benefici» conferma Alberto Testori, Cross Asset Strategist della divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, spiegando che «gli stimoli fiscali e un approccio politico più favorevole all’industria offrirebbero un potenziale recupero» per l’indice delle imprese tedesche a media capitalizzazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore