Gerusalemme, attentato a una sinagoga: almeno 7 morti

Almeno 7 persone sono state uccise nella sparatoria nel quartiere di Neve Yaakov a Gerusalemme, vicino ad una sinagoga, nel giorno di preghiera dello shabbat, il sabato ebraico. Lo riportano la polizia e fonti mediche citate dai media. Almeno altre 5 persone sono invece rimaste ferite, di cui alcune in modo grave. L’assalitore – riportano fonti di sicurezza – “è stato ucciso”.

L’attacco a colpi d’arma da fuoco avvenuto a Neve Yaakov, rione ortodosso di Gerusalemme che si trova circa 7 chilometri a nord della città vecchia, sarebbe avvenuto in due fasi: prima davanti alla sinagoga poi in un punto poco più avanti. Fonti della polizia hanno detto che le forze di sicurezza sono a caccia di possibili fiancheggiatori dell’attentatore.

l terrorista è stato identificato come Alkam Khairi, originario di Gerusalemme est, e si è appreso che non aveva legami noti con il terrorismo prima dell’attacco, diversamente da quanto ipotizzato inizialmente. Il giovane ha aperto il fuoco contro i fedeli che uscivano dalla sinagoga Ateret Avraham dopo la preghiera del venerdì sera. Dopo essere entrato e aver attaccato le persone nella sinagoga, l’attentatore avrebbe iniziato a inseguire quelle che cercavano di fuggire.

Festeggiamenti a Jenin

Mentre a Gerusalemme si contano i morti dell’attentato alla sinagoga del quartiere di Neve Yakoov, a Jenin, in Cisgiordania, la notizia dell’attacco è stata celebrata con “fuochi d’artificio e spari in aria”. Lo riferisce il sito del Jerusalem Post. Ieri, 26 gennaio, il campo profughi di Jenin è stato teatro di un blitz delle forze israeliane costato la vita a nove palestinesi.«Una operazione eroica»: così la Jihad islamica ha definito l’attacco, mentre Hamas ha affermato che si è trattato di una “vendetta per i morti di Jenin”.

“Una operazione eroica”: così la Jihad islamica ha definito l’attacco mentre Hamas ha affermato che si è trattato di una “vendetta per i morti di Jenin”. Riferendosi ai 9 palestinesi rimasti uccisi ieri a Jenin in scontri con l’esercito e al successivo lancio notturno di razzi verso Israele il portavoce della Jihad islamica, citato dai media, ha aggiunto che l’attentato odierno “dimostra che si è saldato un fronte unico che include Gerusalemme, la Cisgiordania e Gaza”.

Fonte: Il Sole 24 Ore