Giorgetti: dal 2024 pareggio di bilancio primario, renderemo strutturale il taglio del cuneo

«La serie storica dal 1995 avrà una correzione, sicuramente sarà una correzione al rialzo modesta ma al rialzo» ed «è evidente che questo in qualche modo condizionerà il dato e quindi rispetto agli obiettivi che dobbiamo presentare all’Europa e in Parlamento cambia qualcosina, però non sarà la soluzione dei problemi». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato al Festival di Open da Enrico Mentana e Franco Bechis

Giorgetti: dal 2024 pareggio di bilancio primario

«Tesoretti non ce ne sono anche perché noi siamo impegnati nella missione di risanare la finanza pubblica» ha aggiunto il ministro dell’Economia. «Credo – ha spiegato – che già dal 2024 raggiungeremo l’obiettivo del pareggio di bilancio primario», prima del pagamento degli interessi.

«Renderemo strutturale il taglio del cuneo»

«Siamo impegnati non solo a confermare ma anche a rendere strutturali» il «taglio del cuneo e la riduzione delle tre aliquote» ha detto ancora il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Alla domanda se la legge di bilancio sarà da 25 miliardi Giorgetti ha detto che la legge di bilancio «deve essere di almeno lo 0,5% di correzione»

«Scettico su accordo su debito comune europeo»

Giorgetti si è detto poi «piuttosto scettico sul fatto che in Europa si possa raggiungere un accordo sul debito comune». E ha aggiunto: «Ogni qualvolta ho proposto a condizioni invariate, ad ammontare invariato semplicemente la proroga della possibilità di utilizzare il Pnrr, e ringrazio il governatore Panetta che ieri mi ha dato ragione», all’interno dell’Ecofin «parte la batteria del ministro tedesco, svedese, finlandese». «Non ho grandissima eco, onestamente per il debito comune europeo in queste condizioni sarei piuttosto scettico» ha concluso.

«Delega Pnrr non tornerà a Mef, serve struttura ad hoc»

Rispetto alla responsabilità sul Pnrr, una volta andato a Bruxelles il ministro Raffaele Fitto, è «giusto che ci sia una struttura dedicata allo scopo e alla finalità» mentre come Mef «noi abbiamo già tantissime cose da fare» ha aggiunto Giorgetti. Rispetto all’ipotesi che Giorgetti stesso avesse reclamato la delega, il ministro ha ribattuto: «No, non ho reclamato nulla».

Fonte: Il Sole 24 Ore