Giorgetti ministro delle Finanze dell’anno per The Banker del Financial Times
Giancarlo Giorgetti è il ministro delle Finanze dell’anno per la rivista The Banker, pubblicazione mensile sugli affari internazionali del Financial Times. Tra le motivazioni del riconoscimento «l’aver vinto il rispetto per il suo impegno nel ridurre il crescente deficit in Italia e nel nel sostenere gli investimenti pubblici, con un piano a lungo termine volto a ridurre l’imponente rapporto debito-Pil».
«Fare il ministro delle Finanze in Italia è un compito ingrato»
«Essere il ministro delle Finanze in Italia – prosegue la rivista – è un compito ingrato. I problemi economici che affliggono il Paese sono tanti: una crescita lenta, la bassa produttività, l’elevata evasione fiscale e uno dei più onerosi debiti pubblici al mondo. Queste sfide – conclude The Banker – spiegano perché molti governi italiani hanno finito per nominare principalmente dei tecnici come ministri delle finanze negli ultimi due decenni. Giorgetti, nominato nel 2022, rappresenta un’eccezione. È un veterano della politica, visto come un moderato e sostanzialmente un membro pro-Europa del partito della Lega».
«Giorgetti ha anche introdotto misure di contenimento della spesa»
Lo scorso anno, ricorda The Banker, Giorgetti «ha fissato obiettivi ambiziosi per colmare il crescente deficit italiano e sostenere gli investimenti pubblici, per poi iniziare a ridurre l’enorme debito del Paese a partire dal 2027. Ha in programma di aumentare la tassazione sulle aziende che operano in settori che beneficiano di condizioni commerciali favorevoli – una proposta del 2023 per una tassa aggiuntiva sulle banche ha dovuto essere diluita dopo aver causato una svendita del mercato azionario». «Gran parte del miglioramento dell’equilibrio fiscale dovrebbe provenire da entrate fiscali aggiuntive – osserva ancora la rivista -. Tuttavia, Giorgetti ha anche introdotto misure di contenimento della spesa, chiedendo ai diversi ministeri di realizzare risparmi complessivi per 4 miliardi di euro».
Le privatizzazioni
Viene inoltre messo in evidenza il fatto che l’attuale responsabile del Mef sta supervisionando la privatizzazione del Monte dei Paschi di Siena e della compagnia aerea nazionale Ita Airways. «La major petrolifera Eni, controllata dallo Stato, ha già completato la vendita di una quota di minoranza delle sue attività nei biocarburanti all’investitore di private equity KKR per poco meno di 3 miliardi di euro», si legge ancora.
Il via libera dell’Ue all’Italia vittoria significativa per Giorgetti e il governo italiano
Tutto questo ha avuto un riscontro sul piano dei rapporti con Bruxelles, a cominciare dal dossier “conti pubblici”. «La Commissione europea ha elogiato il suo lavoro – sottolinea The Banker – ritenendo la legge di bilancio 2025 dell’Italia in linea con le sue raccomandazioni e regole, e definendo il piano di rientro del debito del Paese “credibile” e “sostenibile”. Il via libera dell’Ue all’Italia è stato una vittoria significativa per Giorgetti e il governo italiano, considerando che pochi Paesi hanno rispettato gli impegni e le regole del blocco. La Commissione ha infatti rimproverato a diversi Paesi, tra cui Germania e Paesi Bassi, di aver speso troppo».
Fonte: Il Sole 24 Ore