Giubileo, cinque giorni al via: dall’apertura della Porta Santa al raduno di Tor Vergata, ecco gli eventi clou dell’anno
Occhi puntati su Tor Vergata ad agosto: atteso un milione di giovani
Lo sforzo maggiore, anche in termini di collaborazione con le forze di polizia di altri Paesi, è atteso per il Giubileo dei giovani, in programma dal 28 luglio al 3 agosto. Si comincerà con la Messa di benvenuto a San Pietro martedì 29 luglio, ma il culmine sarà il sabato e la domenica a Tor Vergata: alle 20.30 ci sarà la veglia con Papa Francesco, la domenica alle 9.30 la Messa presieduta dal Pontefice. È previsto l’arrivo di un milione di ragazze e ragazzi da tutto il mondo.
Le aperture delle Porte Sante: la prima volta di un carcere
Gli altri momenti delicati sono le quattro aperture delle Porte Sante delle basiliche (oltre a San Pietro, domenica 29 dicembre sarà la volta di San Giovanni in Laterano, il 1° gennaio Santa Maria Maggiore e il 5 gennaio San Paolo Fuori le mura: tutte rimarranno smurate per renderle meta di pellegrinaggio durante l’anno. Per questo Giubileo, Papa Francesco ha voluto aggiungerne un’altra, straordinaria: quella di un carcere. Il Pontefice la inaugurerà a Rebibbia il 26 dicembre «per offrire ai detenuti un segno di vicinanza» e regalare speranza. Ogni vescovo nel globo, infine, può indicare l’ingresso principale della propria cattedrale o di un luogo di culto altrettanto significativo come Porta Santa per facilitare il pellegrinaggio a chi non può viaggiare fino a Roma.
I Giubilei per gruppi di fedeli, dai malati alle famiglie
Ci sono poi tutti i Giubilei di settore dedicati a specifici gruppi di fedeli, come quelle per il mondo della comunicazione (24-26 gennaio), per i malati e il pianeta della sanità (5-6 aprile), per gli adolescenti (25-27 aprile), le persone con disabilità (28-29 aprile), i lavoratori (1-4 maggio), gli imprenditori (4-5 maggio), le famiglie (30 maggio-1° giugno), lo sport (14-15 giugno), i governanti (20-22 giugno), gli operatori della giustizia (20 settembre), i migranti (4-5 ottobre) e nelle stesse date anche il mondo missionario, i detenuti (14 dicembre).
I quattro cammini giubilari
Saranno monitorati anche i quattro cammini giubilari dentro la città. Il primo e il più importante è il Pellegrinaggio delle sette Chiese, lungo 25 chilometri, che collega le quattro basiliche papali, oltre a San Lorenzo fuori le mura, Santa Croce in Gerusalemme e San Sebastiamo fuori le mura. Poi ci sono altri percorsi: il cammino delle quattro basiliche; quello delle Donne Patrone d’Europa e Dottori della Chiesa, che interessa luoghi di culto come Santa Maria Sopra Minerva, Santa Brigida a Campo dei Fiori, Sant’Ivo alla Sapienza, Santa Maria della Vittoria, Trinità dei Monti e Santa Cecilia in Trastevere; l’Iter Europeaeum, dedicato alle chiese dell’Unione europea con 28 tappe.
Come ottenere l’indulgenza plenaria
Secondo le indicazioni fornite a maggio dalla Penitenzieria Apostolica, nel corso del Giubileo «2025 potranno ricevere l’indulgenza plenaria i fedeli «veramente pentiti», «mossi da spirito di carità», che «purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione – si legge nel testo – pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice». In particolare, l’indulgenza sarà concessa a chi effettua un pellegrinaggio verso qualsiasi luogo sacro giubilare, verso almeno una delle quattro basiliche papali maggiori di Roma, in Terra Santa o in altre circoscrizioni ecclesiastiche, e prendendo parte a un momento di preghiera, celebrazione o riconciliazione. Poi, ancora, «visitando devotamente qualsiasi luogo giubilare» e vivendo l’adorazione eucaristica, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede e le Invocazioni a Maria. Per chi non può muoversi, vale anche recitare le stesse preghiere, svolgere «opere di misericordia e di penitenza» o astenersi «almeno durante un giorno da futili distrazioni (reali ma anche virtuali) e da consumi superflui, nonché devolvendo una proporzionata somma di denaro ai poveri, o sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita».
Fonte: Il Sole 24 Ore