Giuli, l’Italia dimostra che la cultura è motore di sviluppo sostenibile per il mondo

L’ esperienza italiana del successo del parco archeologico di Pompei «racconta che nei fatti la cultura nella sua più ampia accezione – che va dai siti del patrimonio culturale alle industrie creative come il design – può essere uno straordinario fattore di sviluppo sostenibile per il mondo. Lo è per l’Italia dove costituisce una voce significativa del nostro Prodotto interno lordo e lo è anche per tutte le nazioni del mondo che sappiano preservare il proprio patrimonio materiale e immateriale, dalle lingue locali alle tradizioni, all’artigianato, ai saperi del cosmo oltre che dell’intelletto». Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha aperto così i lavori della giornata di chiusura del G7 Cultura a Napoli.

Dopo il successo di Pompei investimenti in altri siti della Campania

«Il governo ha creduto nella prospettiva di valorizzazione del sito archeologico di Pompei – ha ricordato il ministro Giuli – e ha investito insieme all’Unione europea oltre 100 milioni di euro negli ultimi 10 anni per la messa in sicurezza, nuovi scavi e miglioramenti dei servizi del parco. In dieci anni è stata estesa in maniera significativa l’area aperta al pubblico, compiute scoperte archeologiche significative; i visitatori sono passati da 2,4 a 4 milioni all’anno. Questi risultati incoraggianti ci spingono ad investire nella valorizzazione di altri siti archeologici in una regione, la Campania, ricca di storia e cultura: è quello che faremo nei prossimi anni».

La Dichiarazione di Napoli è il primo documento su Ia e cultura

«La dichiarazione di Napoli è il primo documento G7, tra i primi a livello internazionale che affronta i vari profili dell’impatto dell’intelligenza artificiale», ha detto il ministro della Cultura Giuli alla conferenza finale del G7 Cultura di Napoli. Secondo Giuli, «verremo ricordati anche per aver dato vita a una iniziativa sorgiva su questo tema». «Questa trasformazione – ha spiegato il ministro – deve avere al centro la difesa e la cura della dignità umana, come da ultimo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’essere umano deve essere sempre il regista dei processi creativi e l’applicazione dell’intelligenza artificiale deve essere compatibile e rispettosa della nostra creatività umana, senza prenderne il sopravvento o violarne i diritti. Anche su questo tema c’è stato un accordo unanime».

Il G7 può dare contributo a valorizzazione cultura africana

Il neo ministro della ha anche parlato della valorizzaazione della cultura africana. «Crediamo – ha sottolineato – che l’Africa abbia risorse culturali straordinarie e vogliamo collaborare con i governi africani perché siano preservate, valorizzate, sviluppate, celebrate», E ha aggiunto di credere «che l’Italia e gli altri Stati e le organizzazioni presenti a questo tavolo possono dare un grande contributo all’Africa nell’opera di valorizzazione del suo patrimonio culturale come volano di sviluppo sostenibile». La Tunisia e l’Eritrea, ad esempio, «hanno siti archeologici di valore straordinario che possono rappresentare per quei Paesi quello che Pompei è diventato per l’Italia. La Nigeria è una grande potenza culturale mondiale e lo sviluppo delle sue industrie culturali e creative è una chiave preziosa per la crescita, la creazione di impresa, l’occupazione, in particolare per i giovani. E questo è valido per tutto il Continente».

Giuli ringrazia Sangiuliano: esistono solo successi condivisi

«Il mondo ci guarda con grandissimo rispetto con attenzione pre politica del tutto indifferente al gossip. Si è parlato con grandissimo rispetto delle nostre istituzioni Non abbiamo parlato di gossip e non abbiamo parlato del caso Sangiuliano», ha risposto il ministro Giuli, in conferenza stampa, a chi gli chiedeva se la vicenda Sangiuliano-Boccia ha in qualche modo influito sulle delegazioni e sui lavori del G7. Giuli ha ringraziato l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e il sottosegretario Gianmarco Mazzi al termine del concerto della Nuova Orchestra Scarlatti a Pompei, tra gli appuntamenti previsti dal G7 Cultura di Napoli. «Esistono solo successi condivisi mai personali», ha detto Giuli. «Abbiamo assistito a qualcosa di unico in un posto unico. È una serata che difficilmente dimenticheremo». Nel corso della serata del 20 settembre sono stati eseguiti dall’Orchestra Scarlatti, diretta dal maestro Beatrice Venezi, diversi brani tra cui la Sinfonia da ’Italiana in Algeri’ e ’La danza’ delle Soirées musicales di Gioacchino Rossini, ’Casta Diva’ da Norma di Vincenzo Bellini, Sinfonia dal ’Nabucco’ di Giuseppe Verdi, Intermezzo da ’Manon Lescaut’, ’Vissi d’arte’ dalla Tosca, ’La tregenda’, Intermezzo da ’Le Villi’ di Giacomo Puccini, ’Rapsodia’ di Roberto De Simone. A seguire è salito sul palco il maestro Andrea Bocelli, che ha entusiasmato il pubblico con vari brani e il gran finale con ’’O sole mio’.

Fonte: Il Sole 24 Ore