Glencore, Governo: attivare gli strumenti a sostegno dei lavoratori dell’indotto

Glencore, Governo: attivare gli strumenti a sostegno dei lavoratori dell’indotto

Dopo il pressing di Regione e sindacati la risposta del Governo: siano attivati gli strumenti di sostegno per i lavoratori dell’indotto Glencore di Portovesme. Sono le ultime sequenze della vicenda che riguarda lo stabilimento metallurgico non ferroso che la Glencore gestisce nel Sulcis Iglesiente (nella zona industriale di Portovesme) attraverso a controllata Portovesme srl. A dicembre lo stop alla linea zinco per gli alti costi dell’energia. I giorni scorsi l’avvio di un presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica. Motivo? Il rischio licenziamento per i lavoratori metalmeccanici delle imprese d’appalto.

Il pressing della Regione sul Governo

Ieri l’incontro alla Regione con la presidente Alessandra Todde e l’assessore dell’Industria. I due esponenti dell’esecutivo, ribadendo il sostegno ai lavoratori, hanno sollecitato la convocazione di un incontro con Governo. Questa mattina la risposta del Mimit: «Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha telefonato alla Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in merito alla crisi occupazionale delle aziende dell’indotto di Glencore, sollecitandola a inviare la lettera annunciata ieri alla stampa, che allo stato non era ancora pervenuta al ministero – fa sapere il Ministero -. Nel corso della telefonata, il ministro ha illustrato al presidente Todde, nello spirito di piena e leale collaborazione tra gli organi dello Stato, quali siano le competenze della Regione e del governatore nella gestione della crisi, invitandola a mettere a disposizione gli strumenti di sostegno ai lavoratori, attivabili, nel caso specifico, solo dalla Regione».

Le misure per le aziende dell’area di crisi complessa

Non solo: «Oltre agli ammortizzatori ordinari previsti per le aziende, tutte le realtà produttive operanti nei 23 comuni dell’area di crisi complessa del Sulcis possono, infatti, beneficiare della cassa integrazione in deroga, la cui dotazione è definita annualmente da un’intesa tra Regione e Ministero del Lavoro».

Il ministro «ha anche illustrato al Presidente Todde lo stato di avanzamento del percorso di riqualificazione industriale, come concordato con l’azienda al Tavolo del 5 febbraio, che deve necessariamente prevedere anche un impegno attivo della Regione Sardegna sulla questione energetica, che influisce sulle potenzialità produttive dell’intera area del Sulcis». Poi un altro passaggio relativo all’interlocuzione con il ministro del Lavoro Marina Calderone, che «ha confermato, come sempre, la propria disponibilità ad attivare tutti gli strumenti necessari ove vi fossero richieste specifiche della Regione».

Quanto al tavolo tecnico, sollecitato dalle organizzazioni sindacali, la convocazione avverrà «appena sarà concluso l’approfondimento tecnico da parte del potenziale nuovo investitore».

Fonte: Il Sole 24 Ore