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Gli smartphone tornano a crescere La ripresa è guidata dal software
Qualcosa si muove nel mondo degli smartphone, almeno nei numeri. Per quattro anni in Europa il mercato si è contratto. Abbiamo deciso di tenere progressivamente per più tempo i nostri telefoni, sempre meno attratti dalle novità, e mentre il tasso di sostituzione calava i produttori soffrivano. L’ultimo serio ciclo di acquisti è stato quello del periodo pandemico, nel 2020-21, quando tutti avevamo bisogno di un pc, tablet o smartphone che ci consentisse di affrontare lavoro e scuola da remoto.
Nel 2024 è arrivato il momento di cambiarli, quei device. E così secondo Canalys le vendite nel 2024 sono cresciute del 5% attestandosi a 136,1 milioni di unità. Guardando i dettagli della fascia di prezzo, si scopre poi che la strategia della fascia alta portata avanti dai principali produttori, ovvero smartphone più prestanti e più costosi, con margini che consentono di sopravvivere in una competizione durissima, specie ai piani bassi, ha funzionato. Più di 41 milioni di questi smartphone venduti costavano più di 800 dollari, come non era mai successo.
La classifica dei brand in Europa, secondo Canalys, vede sempre in cima Samsung (34%), seguita da Apple (27%), Xiaomi (17%), Motorola (5%), Oppo (3%) e gli altri produttori a dividersi il restante 14 per cento. Nella parte bassa c’è un po’ di vivacità: Motorola è cresciuta del 26% in un anno e ha fatto particolarmente bene in Italia, dove ha l’11% al pari di Xiaomi. Cresce del 13% anche Oppo e da segnalare aumenti a doppia cifra anche per Honor e realme.
È in questo contesto che arriva l’edizione del Mobile World Congress 2025, dove si vede sempre meno hardware e sempre più software, strategia e dibattito sulla direzione che sta prendendo l’industria nel contesto internazionale.
«Quest’anno mi piacerebbe vedere miglioramenti nelle interazioni multimodali con lo smartphone – ad esempio, lo sviluppo di strumenti di traduzione in tempo reale e basati sul contesto, in grado di gestire espressioni idiomatiche e gergo tecnico, facilitando così attività come le interviste in più lingue» ci dice Ranjit Atwal, Sr director analyst di Gartner nel tentativo di leggere i trend in atto.
Fonte: Il Sole 24 Ore