Gm, rosso in Cina, ma nel terzo trimestre un passo verso la ripresa

Nonostante le vendite negli Stati Uniti siano in calo e una joint venture in Cina, un tempo molto redditizia, sia messa in difficoltà dalla concorrenza locale e perda denaro, General Motors è riuscita a registrare un utile netto nel terzo trimestre: 3 miliardi di dollari, solo leggermente inferiore (-0,3%) a quello di un anno fa. La prima casa automobilistica di Detroit ha registrato entrate per 48,8 miliardi di dollari da luglio a settembre, il 10% in più rispetto all’anno scorso, grazie ai prezzi medi di vendita dei veicoli negli Stati Uniti, che sono rimasti invariati rispetto allo scorso trimestre, superando i 49mila dollari. Quanto all’utile operativo rettificato Gm ha registrato un +15,5% a 4,115 miliardi. In crescita anche il margine operativo, da 8,1% a 8,4%.

Escludendo le voci una tantum, Gm ha registrato un utile rettificato di 2,96 dollari per azione, battendo le stime di Wall Street di 2,38 dollari, secondo FactSet. Anche il fatturato della società ha battuto le stime e il titolo ha mostrato uno scatto in premercato.

Il direttore finanziario Paul Jacobson ha dichiarato che, mentre le vendite complessive negli Stati Uniti, il mercato più redditizio per Gm, sono diminuite del 2,2% nel trimestre, gran parte del calo è dovuto alle vendite ai grandi acquirenti di flotte. Le vendite ai privati, generalmente più redditizie, sono aumentate del 3%.

Mentre altre case automobilistiche, come Stellantis, hanno visto crescere in maniera quasi patologica le scorte per non avere lavorato sulle offerte e sui prezzi, Gm non ha ancora vissuto questa fase, ha dichiarato Jacobson. Osservando che la riduzione dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve dovrebbe migliorare il quadro nel 2025.

La joint venture dell’azienda in Cina, si diceva, è il punto debole: ha perso 137 milioni di dollari, rispetto all’utile di 192 milioni di dollari di un anno fa. Jacobson ha dichiarato che la perdita è un sintomo delle difficili condizioni del mercato cinese, dove i marchi nazionali producono ottimi prodotti a basso costo. Molto basso. L’azienda sta lavorando con il partner Saic per ristrutturare l’attività. «Non abbiamo ancora avviato una vera e propria ristrutturazione», ha dichiarato il cfo di Gm, aggiungendo che le vendite sono in aumento e le scorte in calo. «Crediamo che la situazione stia migliorando, ma c’è ancora del lavoro da fare con il nostro partner».

Fonte: Il Sole 24 Ore