Google, l’ex capo FTC: il processo Usa plasmerà il futuro delle aziende dominanti

Il processo antitrust contro Google negli Stati Uniti, iniziato martedì, è destinato ad avere un profondo impatto sulle aziende che si trovano in una posizione dominante negli Stati Uniti, secondo l’esperto di concorrenza William Kovacic, che ha presieduto la Federal Trade Commission dal 2008 al 2009, dopo aver ricoperto la carica di Consigliere Generale dal 2001 al 2004.

Kovacic, che dal 2013 è Direttore non esecutivo alla Competition and Markets Authority del Regno Unito e attualmente è a capo del prestigioso Competition Law Center alla George Washington University, considera questo caso un momento decisivo. Dice che si tratta infatti del caso più rilevante dall’antitrust Microsoft in quanto stabilirà i “comportamenti accettabili” per questo tipo di aziende.

In questa intervista, disponibile anche in inglese, l’esperto discute i punti di forza e quelli di debolezza di Google nel processo in corso, spiega come è andato finora e formula qualche ipotesi su come il gigante tech sarà in futuro.

Quali sono i punti di forza di Google in questo processo?
In termini generali, Google ha un notevole vantaggio, e cioè che la giurisprudenza negli Stati Uniti che regola le aziende con posizione dominante è relativamente permissiva. Concede a queste aziende un’ampia libertà nella scelta delle strategie di marketing e di altre pratiche. Quindi, in generale, la giurisprudenza è favorevole loro.

In questo caso però il pericolo per Google è che la giurisprudenza non è completamente favorevole e che il caso Microsoft costituisce la base per l’accusa del governo. Il caso Microsoft stabilisce che un’azienda dominante non può adottare determinate misure per negare ai rivali l’opportunità di avere accesso a risorse necessarie per sopravvivere, tra cui la distribuzione.

Fonte: Il Sole 24 Ore