Grande Oriente, assise straordinaria per la resa dei conti (e scissione più vicina)

Grande Oriente, assise straordinaria per la resa dei conti (e scissione più vicina)

Sicuramente troverà nuovi spunti di intervento anche la linea difensiva di Marco Boccacci e Stefano Lami, componenti della terza lista concorrente e sconfitta alle elezioni per la Gran Maestranza. Il loro legale Marco Panone, intervenuto ad adiuvandum per la lista Taroni nel procedimento civile in corso per l’annullamento dell’efficacia della proclamazione di Antonio Seminario a Gran Maestro il 4 aprile 2024, aveva infatti insistito molto sull’eccesso di potere che contraddistingue le decisioni prese finora da chi governa in questa fase di limbo massonico.

Qui Lazio

Sempre sabato 30, ancora più netta era stata la comunicazione del consigliere laziale Vincenzo Carteny, che ha scritto, comunicando (come usuale) tramite pec al Grande Oriente: « (…) la convocazione si appalesa come illegittima e/o inesistente essendo proveniente dal già Gran Maestro fratello Stefano Bisi, allo stato e per quanto sopra esposto, è privo dei necessari poteri per poter convocare alcuna riunione del Consiglio dell’ordine. Nella mia qualità di appartenente al Consiglio dell’ordine, e per quanto di mia competenza, atteso quanto sopra, contesto e disconosco pertanto sin da ora le decisioni che in sede di riunione dell’1.12.2024 verranno eventualmente prese, per essere le stesse irrimediabilmente affette da nullità assoluta perché genetica, cioè a partire dalla convocazione stessa».

Chi paga?

Ancora più tempestivo è stato il consigliere della circoscrizione Piemonte-Valle D’Aosta Bruno Torrero che già il 12 novembre, all’indomani della convocazione della riunione del Consiglio per mano di Bisi, oltre ad annunciare la sua assenza e a interrogarsi su quanto sta accadendo, ha chiosato così, “buttandola” sulla vil pecunia: « (…) Considerato che esiste una possibilità che la tornata possa essere considerata illegittima, ad esempio da un giudice del Tribunale ordinario, come e da chi verranno rimborsati i consiglieri dell’ordine delle spese sostenute (viaggio auto/treno/aereo, pernottamento, pranzo, cena?».

Antonio Virdia, ex presidente del Collegio Trentino-Alto Adige, nelle ultime ore, non è andato per il sottile, anzi: « (…) E’ ora di raccogliere quella poca dignità rimasta e fermare questa vergogna, questo alto tradimento».

Scissione

E così, mentre lo scenario certo è un nuovo afflusso di cause giudiziarie (come se quelle in essere non fossero sufficienti), vale la pena di ricordare quanto scrive ancora il consigliere Versaci. Nella lettera, tra le altre cose, ricorda la «situazione di gravissima irregolarità in cui versa attualmente il Goi, rilevata con l’ordinanza del Tribunale di Roma del 27 ottobre 2024 (…)» e sottolinea che «la nostra Comunione versa in una situazione di assoluta confusione, e ciò produce tra i fratelli un clima di disagio e di disaffezione, e quindi la volontà di distacco da essa».

Fonte: Il Sole 24 Ore